La Palma: l'isola delle Canarie che sta crescendo con le colate laviche

Le fontane di lava del Cumbre Vieja, sull'isola delle Canarie di La Palma, continuano la loro spettacolare e tremenda attività da quasi 70 giorni.
Una lingua sul mare
La superficie dell'isola ha guadagnato 5 ettari con l'estensione al mare del nuovo delta lavico che si forma a nord delle colate magmatiche e arriva già fino a 350 metri di distanza dalla costa, come si presentava in precedenza. Alla nuova superficie insulare si aggiunge quella dell'altro delta lavico formatosi a sud delle colate, che occupa altri 43,46 ettari sull'oceano, secondo i dati forniti dal portavoce del comitato tecnico del Piano di emergenza vulcanica delle Isole Canarie Miguel Angel Morcuende.
Una relativa regolarità
Il vulcano di Cumbre Vieja ha registrato nelle ultime ore una relativa stabilità, sia in termini di sismicità che di tremore (livelli relativamente bassi) questo mentre le emissioni di anidride carbonica del pennacchio seguono un trend in diminuzione, con misurazioni comprese tra 1.300 e 18.000 tonnellate al giorno.
Preoccupano però le condizioni meteo che annunciano grandi piogge, queste possono appesantire la cenere e far crollare molti tetti. Sono attesi 60 litri per metro quadrato in dodici ore e fino a 15 litri in un'ora. L'acqua potrebbe modellare improvvisamente i suoli e rappresentare molti altri pericoli.
Niente voli
Tuttavia gli esperti escludono ulteriori problemi per la salute delle persone a causa delle interazioni dei gas prodotti dall'eruzione e dell'acqua piovana. La nube di cenere, generata dall'eruzione del vulcano, insieme alla presenza di venti di ponente che hanno interessato l'isola da sabato, ha bloccato i voli da e per l'aeroporto di La Palma; tale stop durerà anche durante il weekend.