Le forze del Tigrè minacciano Addis Abeba

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Diritti d'autore Gemunu Amarasinghe/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Le forze ribelli sarebbero a un giorno di automobile da Addis Abeba che ospita 5 milioni di persone. Il conflitto nel nord dell'Etiopia è sempre più grave e schiude una crisi umanitaria a cui non si sta ponendo rimedio

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Le forze del Tigrè si sono unite ad altri gruppi armati e di opposizione in un'alleanza che osteggia il primo ministro etiope Abiy Ahmed; si tenta la via di una transizione politica dopo un anno di guerra devastante ma viene lasciata spalancata la soluzione armata. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede invece un dialogo più costruttivo. "I membri del Consiglio di sicurezza hanno chiesto di astenersi da incitamenti all'odio e dall'incitamento alla violenza e alla frammentazione. I membri del Consiglio di sicurezza hanno chiesto peraltro il rispetto del diritto internazionale umanitario per consentire l'invio di aiuti umanitari in sicurezza e senza ostacoli": ha detto in conferenza stampa Juan Ramón de la Fuente, presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

La minaccia su Addis Abeba

Le forze ribelli sarebbero a poche ore di automobile da Addis Abeba che ospita 5 milioni di persone. il conflitto nel nord dell'Etiopia è sempre più grave e colpisce ormai l'intera regione. I bombardamenti aerei dell'aeronautica etiope sulla città di Mekelle rischiano di trascinare il paese nella frammentazione e in un diffuso conflitto armato a danno di tutte le popolazioni. La crisi umanitaria, minando l'integrità territoriale e la stabilità del Paese, colpisce l'insieme della regione in cui operano ormai gruppi eterogenei . 

L'Unione europea è molto preoccupata per l'escalation dei combattimenti che non si arresta ed anche per i progressi militari del TPLF cioè  del partito Fronte di liberazione del Tigrè dal governo che è stato per decenni il partito più influente dell’Etiopia, nonostante rappresentasse solo un’etnia, quella tigrina (i tigrini sono il 6% dell’intera popolazione nazionale).

Il primo ministro etiope dal canto suo ha dichiarato lo stato di emergenza di sei mesi in risposta alla rapida avanzata delle forze del Tigrè.

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