Prosciolti in Vaticano due sacerdoti imputati di abusi sessuali

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Di euronews e ansa
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Il Tribunale vaticano ha deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice accusati di abusi sessuali. Il Papa aveva rimosso la ragione della non procedibilità nei loro confronti

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Il Tribunale vaticano che si occupa del processo per gli abusi al Preseminario San Pio X (quello che ospita i 'chierichetti del Papa') ha deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice accusati di abusi sessuali. 

Il provvedimento è stato reso noto dai giudici nell’Aula polifunzionale dei Musei Vaticani. Per certi reati gli imputati sono stati assolti, per altri sono stati dichiarati non punibili,  in alcuni casi è intervenuta anche la prescrizione. 

Le pene che non verranno inflitte

Il promotore di Giustizia, Roberto Zannotti, nel luglio scorso aveva chiesto 8 anni di reclusione, ridotti a 4 anni, per don Martinelli per il reato di violenza carnale aggravata. Richiesti altri 4 anni di reclusione, ridotti a 2, per atti di libidine aggravati, per un totale, quindi, di 6 anni di reclusione, ridotti a motivo della minore età dell’imputato.Per mons. Radice, imputato per favoreggiamento, erano stati richiesti 4 anni di reclusione. Un reato che stando a Zannotti non era incluso nell’ordinamento penale vaticano visto che non si prevede il concorso in violenza sessuale per il quale invece indaga la Procura di Roma.

Su impulso delle inchieste del giornalista Nuzzi

Le indagini erano scattate nel novembre del 2017 in seguito alle notizie divulgate dal giornalista Gianluigi Nuzzi. Sebbene i fatti denunciati risalgano ad anni in cui la legge dell'epoca impediva il processo in assenza di querela della persona offesa da presentarsi entro un anno dai fatti contestati, il rinvio è stato possibile grazie a un apposito provvedimento del Santo Padre del 29 luglio scorso, che ha rimosso la causa di improcedibilità.

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