Belgrado in piazza contro l'introduzione del green-pass. In Croazia i manifestanti organizzano il "Festival delle libertà". Avanti con la protesta in Francia, ma i numeri sono in continuo calo
Green-pass sì, green-pass no. Belgrado in piazza per frenare la politica
La campagna di vaccinazione arranca, il green pass è al vaglio delle autorità e la protesta scende in piazza per dire no. Con appena 4 cittadini serbi su 10 che che hanno finora completato il ciclo vaccinale, a Belgrado i manifestanti sposano argomenti e toni già sentiti in altri paesi: "Il green pass è una misura nazista e totalitaria - dicono -. Un pretesto per metterci tutti sotto controllo".
Contro le misure sanitarie, Zagabria organizza il "Festival delle libertà"
Simili i toni della piazza, nella capitale croata Zagabria, dove circa 3.000 persone si sono riunite questo sabato per il "Festival delle libertà". Il giogo che denunciano è quello degli interventi contro la pandemia. Secondo alcuni di loro una forma di dittatura e addirittura di omicidio, che mettono sul conto di vaccini a loro dire "tossici" e di misure liberticide.
Francia: protesta avanti (ma sempre meno convinta)
Non demorde, poi, ma continua a sgonfiarsi, la protesta in Francia. In piazza questo sabato per il decimo weekend consecutivo, i manifestanti sono però sempre di meno: 80.000 in tutto il Paese, secondo la Prefettura, in calo di circa un quarto rispetto alla scorsa settimana. Poco più di dieci i giorni che separano ormai intanto da un'ulteriore estensione del green-pass: dal 30 settembre toccherà ai giovani tra dodici e diciassette anni.