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Afghanistan, rischio guerra civile

Talebani dentro la città di Ghazni, a sud-ovest di Kabul
Talebani dentro la città di Ghazni, a sud-ovest di Kabul Diritti d'autore  Gulabuddin Amiri/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Gulabuddin Amiri/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Di Euronews Agenzie: Ansa, Ap
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Mentre le forze governative si arrendono senza combattere, i signori della guerra del nord potrebbero cercare di resistere ad oltranza

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I talebani avanzano verso Kabul ormai quasi senza combattere, con i governatori che consegnano i capoluoghi di provincia e si danno alla fuga.

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In rosso le città conquistate dai talebani Euronews

Dalla cartina potete vedere come i talebani hanno conquistato ormai i due terzi dell'Afghanistan. E si trovano a una cinquantina di chilometri a sud della capitale. Per l'intelligence Usa Kabul potrebbe cadere in 30 giorni, una previsione ottimistica secondo alcuni analisti.

Intanto i paesi occidentali si affrettano a far rientrare i propri funzionari. La Norvegia e la Danimarca hanno chiuso temporaneamente l'ambasciata. Germania e Paesi Bassi riducono il personale. L'Italia fa sapere di monitorare la situazione e di continuare a riportare in Italia i collaboratori afghani.

"Ridurremo il personale nell'ambasciata tedesca al minimo - dice il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas - Invieremo a Kabul un team di supporto per assicurare l'incolumità di chi ci lavora".

Ma la Nato, fa sapere il segretario generale Stoltenberg, "manterrà la sua presenza diplomatica a Kabul". "Il nostro obiettivo resta quello di sostenere il più possibile il governo afghano e le forze di sicurezza", aggiunge, mentre i partner dell'Alleanza si consultano a Bruxelles. "I talebani devono capire che non verranno riconosciuti dalla comunità internazionale se prenderanno il paese con la forza", aggiunge Stoltenberg.

Mentre le truppe si ritirano, i paesi occidentali cercano di giocare la carta diplomatica.

"Adesso non dobbiamo voltare le spalle all'Afghanistan - dice il premier britannico Boris Johnson - ma dobbiamo continuare a lavorare con i nostri partner per assicurarci che il governo di Kabul non permetta che quel Paese torni a essere terreno fertile per il terrorismo".

Il paese potrebbe anche piombare in una guerra civile. Nel nord alcuni dei signori della guerra dell'ex alleanza anti-jihadista potrebbero decidere di resistere ad oltranza, mentre scontri sono possibili anche tra le diverse fazioni talebane.

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