Afghanistan, continua l'avanzata dei talebani. Biden: "I leader afghani devono unirsi"

Afghanistan, continua l'avanzata dei talebani. Biden: "I leader afghani devono unirsi"
Diritti d'autore Mohammad Asif Khan/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Debora Gandini
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Conquistati 9 dei 34 capoluoghi nel Paese. Sono oltre 350mila gli sfollati. Appello del Presidente USA: "I soldati afghani ora devono combattere per il loro paese"

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Prosegue l’avanzata dei talebani in Afghanistan, dove i fondamentalisti hanno anche la città di Faizabad nel nord del Paese: è il nono capoluogo di provincia su 34 a cadere nelle mani degli insorti in meno di una settimana.  

Negozi saccheggiati, case bruciate, residenti in fuga. Secondo un alto responsabile dell’Unione europea i ribelli ora controllano il 65% del territorio dell'Afghanistan, con il governo di Kabul sempre più sotto pressione con il presidente afgano Ashraf Ghani che è volato nella città settentrionale di Mazar-i-Sharif per radunare le sue forze assediate mentre da Washington il leader della Casa Bianca Joe Biden ha ribadito che il ritiro dei soldati statunitensi dal Paese non verrà interrotto ma i ribelli saranno comunque fermati.

“Abbiamo speso miliardi e miliardi di dollari in 20 anni. Abbiamo addestrato e dotato di attrezzature moderne oltre trecentomila forze afgane, ha sottolineato Biden. Ora però i leader afghani devono unirsi. Abbiamo perso migliaia di soldati, abbiamo pianto migliaia di vittime. Ora i soldati afghani devono combattere per la loro nazione, per la loro libertà.

Le città nelle mani dei talebani

Secondo un comunicato ufficiale il presidente Ghani avrebbe intenzione di avviare colloqui con l'uomo forte di lunga data di Mazar, Atta Mohammad Noor, e il signore della guerra Abdul Rashid Dostum, per la difesa della città, mentre i combattenti talebani si avvicinano alla periferia. Da venerdì scorso, i talebani hanno preso Zaranj (sud-ovest), Sheberghan (nord), la roccaforte del famigerato signore della guerra Abdul Rashid Dostom, e soprattutto Kunduz, la principale città del nord-est, così come altre tre capitali del nord, Taloqan, Sar-e-Pul e Aibak. Gli insorti hanno anche preso Farah, capitale della provincia omonima, martedì dopo brevi combattimenti.

Le violenze, nate dopo l’avvio dell’offensiva da parte dei talebani, hanno costretto decine di migliaia di civili a fuggire dalle loro case: quasi 360mila persone sono state sfollate dall'inizio dell'anno. Mentre secondo l’Onu sarebbero almeno 183 i civili uccisi finora. Oltre 1100 i feriti, molti dei quali bambini.  

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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