Afghanistan, continuano gli scontri mentre le delegazioni del governo afgano e dei talebani si ritrovano a Doha per i negoziati
Il rapporto di forza è ineguale perché i talebani guadagnano terreno e il governo afgano non riesce a far fronte all'avanzata dei ribelli. Ma i negoziati tra le parti continuano: a Doha in Qatar si incontrano le delegazioni per porre fine agli scontri.
Diversi alti funzionari, tra cui Abdullah Abdullah - capo del consiglio governativo, che supervisiona il processo di pace, ed ex capo dell'esecutivo - sono coinvolti nei colloqui di Doha.
L'ex presidente Hamid Karzai, originariamente previsto in Qatar, ha deciso di non partecipare.
I talebani hanno lanciato un'offensiva contro le forze afgane all'inizio di maggio, approfittando del ritiro delle truppe straniere che dovrebbe essere completato entro la fine di agosto.
Hanno conquistato vasti territori rurali, in particolare nel nord e nell'ovest dell'Afghanistan.
I ribelli islamisti hanno anche rafforzato la loro presa sui territori al confine con il Turkmenistan.
Diversi Paesi tra cui India, Cina, Germania e Canada hanno rimpatriato i loro cittadini mentre la Francia ha evacuato da Kabul circa 100 persone - tra francesi e afgani - che lavorano per l'ambasciata.
"I talebani hanno accelerato i loro attacchi verso le città e io mi sento in pericolo ed è per questo che ho deciso di licenziarmi e andare in Francia", dice Bakar Ahmad Arefi, impiegato dell'ambasciata francese.
Le truppe straniere sono presenti in Afghanistan da quasi due decenni, ma negli ultimi mesi è cominciato il disimpegno.
La chiusura delle ambasciate e la partenza dei diplomatici è solo l'ennesimo segno della difficile crisi che ha investito il Paese.