EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Rapporto Fao, "con il Covid peggiora la fame nel mondo"

Rapporto Fao, "con il Covid peggiora la fame nel mondo"
Diritti d'autore Sunday Alamba/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Sunday Alamba/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Secondo la Fao, oltre 800 milioni di persone - un decimo della popolazione mondiale - sono denutrite. L'appello ai governi: "Intervenite"

PUBBLICITÀ

Morire di fame ai tempi del Covid è ancora più di un'eventualità.
Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite fotografa il trend. Quello che emerge è un drammatico peggioramento delle condizioni alimentari nel 2020, in gran parte legato alle conseguenze della pandemia.

La Fao stima che circa un decimo della popolazione mondiale - fino a 811 milioni di persone - è denutrita.

Maximo Torero, capo economista della Fao, descrive il dramma con i numeri: "418 milioni di persone in più soffrono la fame in Asia e circa 282 milioni di persone in più sono denutrite in Africa. E anche in America Latina c'è stato un aumento: ad oggi il 9,1% della popolazione è sottoalimentata".

Conflitti, condizioni climatiche estreme e crisi economiche sono tra le principalli cause della malnutrizione e dell’insicurezza alimentare acuta, oggi rese ancor più critiche dalla pandemia.

Nel tweet: "Il mondo non è sulla buona strada per porre fine alla fame e alla malnutrizione entro il 2030.Tra 720 e 811 milioni di persone dovranno affrontare la fame nel 2020.Dobbiamo trasformare i nostri sistemi agroalimentari in modo che tutti abbiano accesso al cibo di cui hanno bisogno".

La Fao sollecita i responsabili politici ad agire.

Il primo vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari avrà luogo nel settembre 2021 ma un pre vertice si terrà a Roma alla fine del mese.

Le priorità in agenda sono quelle di sempre: integrare le politiche umanitarie, di sviluppo sostenibile e di costruzione della pace nelle aree di conflitto; affrontare le diseguaglianze sociali che sono alla base dell'indigenza, anche alimentare; ribadire il ruolo essenziale dell’agroecologia contadina nel rispondere alle sfide sociali, alimentari e ambientali.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Biodiversità: quello che stiamo facendo non è abbastanza!

La FAO lancia l'allarme deforestazione (specie in Africa e Sud America)

Gaza, l'ultimatum di Israele a Hamas: intesa entro una settimana o entriamo a Rafah