La variante Delta preoccupa ma il Regno Unito riapre entro due settimane

Nel Regno Unito Boris Johnson ha annunciato la fine delle restrizioni anti Covid entro le prossime due settimane. Una decisione che va nella direzione contraria rispetto all'impennata di casi di contagio dovuti alla variante Delta.
Il premier Johnson ammette che si tratta di una strategia rischiosa ma spiega le sue ragioni: "Ci potrebbero essere 50.000 casi rilevati, al giorno, entro il 19 - spiega Johnson - e, ancora una volta, stiamo vedendo aumentare i ricoveri ospedalieri e dobbiamo riconciliarci tristemente con l'idea di avere più morti per Covid. C'è solo una ragione per cui possiamo passare alla fase 4 in circostanze in cui normalmente ci bloccheremmo. E il motivo risiede nell' efficacia della campagna vaccinale".
Nel tweet di Johnson: "Arrivando alla fase 4, dobbiamo bilanciare i rischi - i rischi della malattia e i rischi di continuare con le restrizioni imposte per legge che inevitabilmente si ripercuotono sulla vita e sui mezzi di sussistenza delle persone".
Anche Israele rimette molte delle sue speranze nei vaccini.
Il Paese è stato uno dei più efficienti al mondo nel lancio della campagna di vaccinazione. Ma questo prima dell'arrivo della variante Delta.
Il professor Ran Balicer, presidente del gruppo di esperti nazionali di Israele sul Covid-19, tiene alta la guardia: "Il ceppo Delta - dice - ha cambiato le dinamiche di trasmissione ovunque. Sappiamo anche che ha una migliore capacità di eludere il sistema immunitario rispetto al ceppo alfa".
I dati indicano che i vaccini possono essere meno efficaci nel prevenire la patologia nella sua forma lieve, ma certamente proteggono da esiti gravi e dalla morte.
È il motivo per cui, nella Francia che esita, dove molta parte della popolazione resta scettica, il governo promuove la vaccinazione anche grazie a un ''vaccibus'', operativo al Tour de France.