Tre morti e dieci feriti: questo il bilancio tragico di un pomeriggio di follia in Baviera. L'assassino si è avventato sui passanti brandendo un grosso coltello, compiendo una carneficina dopo aver gridato - secondo i testimoni - "Allah Akbar". Poi la polizia lo ha ferito ad una gamba
Würzburg, il giorno dopo l'assurda strage.
Candele e fiori, in Barbarossaplatz, a Würzburg, in Baviera, nel sud della Germania, dove venerdì, alle 5 del pomeriggio, un cittadino somalo di 24 anni ha accoltellato a morte tre persone e ne ha ferite altre dieci.
Un pomeriggio di follia
Nel pieno centro della città tedesca (130.000 abitanti), l'uomo si è avventato senza motivo sui passanti - che uscivano da vari negozi - brandendo un grosso coltello, compiendo un'autentica carneficina: solo con l'intervento della polizia, l'aggressore è stato ferito e neutralizzato da un colpo di arma da fuoco ad una gamba.
Cittadini coraggiosi
I video postati sui social media hanno mostrato alcuni coraggiosi cittadini che hanno circondato l'aggressore tenendolo a bada con sedie e bastoni fino all'arrivo della polizia.
Secondo alcuni testimoni, il somalo ha urlato "Allah Akbar".
"L'aggressore è stato in un ospedale psichiatrico"
Joachim Hermann, ministro dell'Interno della Baviera, traccia l'identikit dell'assassino:
"Secondo le informazioni di cui siamo in possesso, è un uomo di nazionalità somala che vive qui a Würzburg dal 2015, ha vissuto in un rifugio per senzatetto ed è stato recentemente ricoverato in un ospedale psichiatrico a causa di problemi psicologici".
Il Governatore della Baviera, Markus Söder, ha espresso dolore e sgomento alla notizia dell'attacco. ``
Ha scritto su Twitter: "Siamo in lutto con le vittime e le loro famiglie''.
L'aggressore è ora ricoverato in ospedale, per la ferita ad un gamba, ma non è in pericolo di vita.
Il somalo sarebbe arrivato in Europa - e poi in Germania - sbarcando a Lampedusa.