Protesta al confine tra Polonia e Bielorussia: gli esiliati bielorussi chiedono la riapertura

Decine di esiliati bielorussi si sono radunati al confine tra Polonia e Bielorussia per chiedere la riapertura del confine
Decine di esiliati bielorussi si sono radunati al confine tra Polonia e Bielorussia per chiedere la riapertura del confine Diritti d'autore AFP
Di Euronews
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La frontiera è stata chiusa lo scorso dicembre da Lukashenko

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Questo sabato decine di esiliati bielorussi si sono radunati al confine tra Polonia e Bielorussia per una nuova protesta contro Lukashenko. Lo scorso dicembre il presidente bielorusso ha deciso la chiusura del confine terrestre tra i due paesi. Una misura imposta per contenere la pandemia, almeno stando alla versione ufficiale, mentre per i bielorussi che dallo scorso agosto ne contestano la rielezione si tratta solo di un altro modo di reprimere la protesta. 

Avvolti nelle bandiere del loro paese, gli esiliati si sono dati appuntamento alla frontiera per una manifestazione pacifica durante la quale hanno chiesto la riapertura del confine. "Per i bielorussi è difficile lasciare il loro paese - dice una di loro -. Per chi è oppresso dal regime, è un grosso problema".

Questo sabato è entrato in vigore il divieto per le compagni aree bielorusse di sorvolare lo spazio aereo dell'Unione e di usare i suoi aeroporti. Si tratta di una delle misure punitive contro la Bielorussia decise dai leader europei dopo il dirottamento, ordinato da Lukashenko, del volo Ryanair per arrestare il giornalista di opposizione Roman Protasevich.

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