Oppositori e media celebrano in esilio la Giornata della Libertà. Dall'estero, in Polonia per esempio, si cerca ogni giorno di garantire un'informazione libera ai bielorussi. Grazie anche al satellite Svoboda, promosso da Reporters senza frontiere
I bielorussi in esilio hanno celebrato la Giornata della Libertà con la speranza che tale libertà possa essere raggiunta anche nel loro Paese.
Un obiettivo a cui lavorano diversi media indipendenti, per dare informazioni affidabili a poco meno di dieci milioni di cittadiniall'interno della Bielorussia, governata dal 1994 da Alexander Lukashenko, alleato della Russia di Vladimir Putin nell'invasione dell'Ucraina.
La Giornata della Libertà celebra l'indipendenza dei bielorussi dal 1918 e ricorre il 25 marzo.
Il satellite Svoboda porta l'informazione libera in Bielorussia
Grazie a Reporter senza frontiere, è stato lanciato un satellite chiamatoSvoboda ("Libertà" in russo), che fornisce gratuitamente in Bielorussia il segnale e i programmi prodotti dai media basati all'estero.
"I media indipendenti non possono lavorare all'interno del Paese. Nel luglio del 2021 le autorità hanno bollato i nostri contenuti come estremisti", dice Pavel Sviardlou, direttore di Euroradio, "questo significa che ogni giornalista di Euroradio può essere incarcerato immediatamente, così abbiamo deciso di trasferire il nostro team in Polonia".
Sono tattiche note a chi lavora a Radio Free Europe, un riferimento per i bielorussi per un'informazione affidabile, nonostante il costante tentativo del governo locale di disturbare le trasmissioni.
"Lukashenko è un dittatore e l'unico modo per combatterlo è attraverso i media che raggiungono la popolazione bielorussa. Dobbiamo stare attenti, affinché questa mancanza di libertà di stampa non metta radici e non si radichi nella nostra società", dice Stanislaw Pruszynski, giornalista, ed ex collaboratore di Radio Free Europe.
Rsf, meno del 9% dei russi accede a un'informazione libera
Il satellite Svoboda potrebbe tornare utile per aggirare la propaganda ufficiale all'interno della stessa Russia.
"Secondo le nostre stime, in Russia la popolazione che accede all'informazione indipendente è tra il 6 e il 9 percento", spiega Thibaut Bruttin, vicedirettore generale di Reporter senza frontiere.
Secondo Bruttin, l'obiettivo del progetto è di aumentare la percentuale di pubblico proprio nei Paesi dell'Europa orientale e oltre a cui si rivolge, compresa la Federazione Russa.