Dante tra le Stelle. La Divina Commedia viaggia nello spazio fino alla ISS

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Di Luca Palamara
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L'idea, nata dalla casa editrice di Bologna Scripta Maneant, è stata affidata a una missione spaziale

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“Tornare a riveder le stelle”. Nel XIV secolo Dante Alighieri esortava l'umanità a volgere gli occhi lontano dalla propria miseria e a guardare le stelle per avere una visione della propria piccolezza e della propria grandezza. “Scripta Maneant, una casa editrice di Bologna, specializzata in edizioni di libri di arte pregiati, è riuscita a convincere cinque agenzie spaziali a portare la Divina Commedia di Dante sulla Stazione Spaziale Internazionale per essere rilasciata nello spazio.  

Raffaele Martena, Presidente della casa editrice "Scripta Maneant" ci racconta che oltre all'umanità c'è anche qualcosa di diverso. “C'è qualcosa di spirituale, di trascendentale. Se un giorno, qualcuno che non è umano, potesse leggere la Divina Commedia, magari capirebbe qualcosa di diverso da quello che abbiamo capito noi, o capirebbe invece la stessa cosa che abbiamo capito noi." 

Se siete degli alieni che state viaggiando nel nostro Sistema Solare e vi state chiedendo cosa c’è lontano, in quel piccolo Pianeta laggiù, potreste ricevere una risposta ancora prima di arrivare sulla Terra, ammesso che non ci siate già stati. E ricevere un regalo da una delle più grandi menti della storia umana.

Un laser inciderà quattro lastre di titanio per permettere all'opera di Dante Alighieri di resistere alle temperature estreme dello spazio. "Su questi ci sarà incisa l'intera Divina Commedia con un corpo della lettera 1.1, dal punto di vista tipografico, ci spiega Gianni Grandi del progetto Astra Maneant. Traducendolo nel sistema metrico decimale, significa circa 3,4 decimi di millimetro ogni riga di scrittura."   

Sarà il primo libro ad orbitare intorno al nostro Pianeta. Con un messaggio per chiunque sia là fuori ma anche per noi. “Uno si gira e dice che può vedere sette pianeti e il nostro piccolo globo. Quindi non solo si dà una visione dallo spazio. Dante visse nel 1300, 700 anni fa”, prosegue Giorgio Armaroli. "Questo è sorprendente e dobbiamo dargli la luce dell'Universo. Ci siamo quasi sentiti obbligati a farlo quando abbiamo avuto questa idea." Un piccolo oggetto perso nello spazio. Un grande messaggio per l'umanità e per altri.

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