Covid: Regione Sardegna assume medici per sei mesi

Solinas, impegno totale per contrastare emergenza sanitaria
Solinas, impegno totale per contrastare emergenza sanitaria
Di ANSA
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(ANSA) – CAGLIARI, 24 OTT – La Regione Sardegna assume medici
da impiegare su tutto il territorio regionale, senza limite
numerico definito. “Il nostro impegno per contrastare
l’emergenza sanitaria, economica e sociale è totale. In questa
fase di crescita della curva epidemiologica vogliamo rafforzare
soprattutto i servizi chiave per il controllo e la gestione dei
contagi sul territorio”, ha detto il Presidente della Regione,
Christian Solinas, presentando il bando con cui l’Ats ha avviato
la formazione di una graduatoria per il reclutamento di medici
da destinare a tutte le sedi territoriali in risposta
all’emergenza Covid-19.
“Gli incarichi avranno una durata di sei mesi – ha proseguito – e potranno essere prorogati in ragione del protrarsi
dell’emergenza. La carenza di personale sanitario, dovuta a un
lungo periodo di tagli alla spesa e mancata programmazione, è
oggi uno dei principali motivi di sofferenza del nostro sistema
sanitario. Ora più che mai è fondamentale mettere in campo
scelte in grado dare risposte concrete alle reali necessità di
assistenza dei cittadini”.
L’avviso pubblico, inserito da ieri nella sezione ‘bandi di
concorso e selezioni’ all’interno del portale istituzionale
dell’azienda sanitaria regionale, resterà aperto per dieci
giorni. Le manifestazioni di interesse potranno quindi essere
inviate entro il 2 novembre.
“Dall’elenco saranno assegnati incarichi ai medici – spiega
l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che potranno
essere impiegati ovunque sia necessario. Sarà reclutato tutto il
personale di cui ci sarà bisogno. Potranno partecipare anche i
medici non specializzati, che in Sardegna sono circa 500. In
questa fase daremo sicuramente priorità ai servizi di Igiene
pubblica, sia per potenziare la nostra capacità di tracciamento
del virus, consentendoci di individuare i soggetti positivi in
tempi più rapidi e prevenire così la diffusione del contagio,
sia per migliorare l’attività di sorveglianza di chi si trova in
isolamento domiciliare”. (ANSA).

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