Vaccini, al vertice europeo Von der Leyen dura con Astra Zeneca

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Diritti d'autore Aris Oikonomou/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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La presidente della Commissione: "Rispetti i contratti che ha sottoscritto coi paesi membri prima di esportare lotti verso paesi terzi"

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L'Unione europea rimane profondamente divisa sulla possibilità di imporre controlli più severi sulle esportazioni di vaccini dopo il vertice di giovedì. Secondo molti paesi membri sarebbe proprio l'invio di dosi a destinatari esteri a causare i ritardi nelle somministrazioni che si stanno registrando quasi ovunque, a eccezione di Stati Uniti e Gran Bretagna.

Finora l'Ue ha esportato 77 milioni di dosi di vaccini, di cui 20 milioni verso il Regno Unito, mentre 88 milioni sono rimasti all'interno dell'Unione, e sarebbero già stati somministrate 62 milioni di unità. Bruxelles inoltre sottolinea che le aziende farmaceutiche britanniche non abbiano finora esportato alcuna quantità di prodotto.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea : "Per essere molto chiari, vogliamo assicurarci che l'Europa riceva la giusta quota di vaccini perché dovremmo essere in grado di spiegare ai cittadini che se le aziende esportano i vaccini in tutto il mondo, è perché stanno rispettando gli impegni e non stanno mettendo a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti nell'Unione europea".

A finire sotto accusa il consorzio anglo svedese Astra Zeneca, che starebbe destinando al mercato globale anche i lotti originariamente prodotti per gli stessi paesi europei. "È il caso di Astra Zeneca. Penso che sia chiaro che prima di tutto, l'azienda debba recuperare, debba onorare il contratto che ha con gli stati membri europei prima di potersi impegnare nuovamente nell'esportazione di vaccini".

Alcuni paesi, come la Francia sono per introdurre un blocco delle esportazioni. Altri, come il Belgio e la Germania, sono riluttanti, perché temono che la misura rallenti la catena di approvigionamento industriale. Angela Merkel, cancelliera tedesca: "In merito all regolamento per il controllo delle esportazioni, confermiamo di non voler alcuna interruzione delle catene di approvvigionamento internazionali e globali. Naturalmente siamo interessati a garantire che le aziende che abbiano stipulato contratti con noi poi li rispettino nei fatti".

Nonostante la partecipazione come ospite speciale, del presidente statunitense Joe Biden, al vertice non si è parlato del fatto che gli Usa, tra i maggiori produttori di vaccini, non ne esportino verso l'Europa.

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