Colpo di scena in Brasile: un giudice della Corte Suprema annulla le condanne per corruzione subite da Lula, per otto anni presidente brasiliano. Torna eleggibile e potrebbe candidarsi alle elezioni presidenziali del 2022 contro Bolsonaro.
Il ritorno di Luiz Inácio Lula da Silva, per tutti semplicemente Lula.
Il giudice della Corte Suprema brasiliana, Edson Fachin, ha cancellato le condanne nei confronti dell'ex presidente, subite per corruzione - anche per il caso in cui è coinvolta l'azienda petrolifera di stato Petrobras - emesse dal Tribunale Federale di Curitiba, in quanto non avrebbe giurisdizione per quei processi, che andrebbero rifatti a Brasilia.
Lula recupera così i suoi diritti politici e torna eleggibile: si tratta di una sentenza che alcuni analisti hanno descritto come una bomba politica.
Significa, infatti, che Lula - 75 anni, presidente del Brasile per 8 anni, dal 2003 al 2011 - quasi certamente sfiderà Jair Bolsonaro, nelle elezioni dell'anno prossimo.
Bolsonaro: "Un giudice di parte"
Lo stesso Bolsonaro ha accusato il giudice Fachin, che ha annullato le condanne di Lula, di essere di parte e di avere forti legami con il Partito dei Lavoratori dello stesso Lula.
In seguito alle condanne, Lula è entrato in carcere a Curitiba il 7 aprile 2018 e ne è uscito un anno e mezzo dopo, nel novembre del 2019, dopo una sentenza della Corte Suprema brasiliana.
Una notizia - l'annullamento delle condanne di Lula - che che ha fatto il giro del mondo e del Sudamerica in particolare: il presidente argentino Alberto Fernández ha twittato: "Giustizia è stata fatta".
Brasiliani divisi su Lula
Alla notizia di Lula scagionato, tra i brasiliani, però, ci sono stati pareri contrastanti.
L'impiegata di banca Andrea Bondim:
"È una buona notizia che arriva al momento giusto, perché la situazione politica del paese è terribile, drammatica".
Antonio Freire, guardia giurata:
"Se tornasse a candidarsi lo sosterrei, perché Lula ha le capacità per essere un buon presidente, è giò stato un buon presidente".
Interviene un ragazzo che indossa la maglia del Corinthians, contrario a Lula:
"Non mi fiderei di un politico che è già stato arrestato per corruzione e non credo che Lula sia la persona giusta per guidare il nostro paese".
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