Europa e Covid, la lotta dei vaccini tra impennate di casi e miglioramenti

Europa e Covid, la lotta dei vaccini tra impennate di casi e miglioramenti
Diritti d'autore Nicolas Maeterlinck/AP
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Di euronews
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L'Agenzia Ue dei farmaci potrebbe approvare il vaccino di Johnson&Johnson l'11 marzo. Bruxelles conta di compensare le scarse scorte di antidoti contro il covid per uscire al più presto dalla crisi

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Aspettando i rinforzi. L'Europa alle prese con la crisi dei vaccini conta sull'approvazione dell'antidoto contro il covid di Johnson&Johnson da parte dell'Agenzia europea dei farmaci. La decisione dovrebbe essere resa pubblica l'11 marzo. Lo batte l'agenzia Bloomberg. 

Ma scoppia anche il caso sui dubbi dell'efficacia del preparato di AstraZeneca. Non si sa essattamente se abbia la stessa percentuale di protezione garantita dagli altri concorrenti come Moderna e Pfizer. 

In tempi di scarsita di quantitativi vaccinali non conviene essere troppo scettici dambra dire il presidente francese Emmanuel Macron che ha dichiarato: 

"per me è un criterio di trasparenza. E c'è tutta la trasparenza necessaria su AstraZeneca. Questo vaccino ha i suoi criteri. È sicuro, secondo gli standard delle nostre autorità sanitarie, e ha la sua efficacia come reso pubblico. Quindi penso che sia utile e che debba essere somministrato. Toccherà anche a me, ma ogni cosa a suo tempo. E se è questo il vaccino che mi sarà proposto. Lo accetterò".

Impennata di ricoveri in belgio dopo la crescita dei casi di covid. È la variante inglese. Con il 24 per cento di casi in più rispetto alla settimana precedente

Il primo ministro belga, Alexander De Croo ha dichiarato: 

"l'incertezza sulle cifre non ci permette di rilassare le misure che sono a oggi in vigore. Sarebbe la decisione sbagliata. Ecco perché il consiglio di concertazione ha scelto di essere prudente e di darsi una settimana di tempo per valutare la situazione". 

Circostanze difficili nella Repubblica Ceca, il Paese con la più alta incidenza di casi e di decessi per covid nel mondo. I parlamento di Praga ha deciso di concedere dei poteri straordinari al ministro della sanità per adottare misure restrittive di propria iniziativa con la massima urgenza, se necessario.

L'Italia è invece a metà del guado, secondo la bozza del Dpcm che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile i musei saranno acccessibili, in zona gialla, durante i fine settimana con prenotazione. Mentre cinema e teatri dovrebbero riaprire il 27 marzo.

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