OCSE ai governi: "Accelerate le vaccinazioni per sostenere la crescita"

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Secondo l'OCSE, che rivede al rialzo le previsioni di crescita, una maggiore velocità delle campagne vaccinali supporterà la ripresa

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Le grandezze sono direttamente proporzionali: maggiore è l'accelerazione sulle campagne vaccinali, più grande e solida sarà la crescita.
La raccomandazione - spesa dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviiluppo Economico all'indirizzo dei governi - è dunque quella di andar veloci con i vaccini per sostenere la ripartenza. 

Previsioni OCSE al rialzo

Secondo l'ultimo quadro economico, l'OCSE ha in ogni caso rivisto al rialzo le sue previsioni per l'economia mondiale, con una crescita stimata del Pil pari al 5,6% , in parte dovuta allo stimolo fiscale degli Stati Uniti e in parte al lancio della vaccinazione. 

Per la zona euro, il colpo di reni è meno marcato: +3,9% (contro il 3,6% di dicembre) dopo un calo del 6,8% del prodotto interno lordo europeo nel 2020. 

Per Laurence Boone, capo economista dell'OCSE, la velocità della ripresa dipenderà dalla celerità della vaccinazione: "La migliore politica economica, oggi, è quella di vaccinare di più e più velocemente. Se siamo in guerra contro il virus, dobbiamo avere i mezzi per farla, la guerra, per produrre e distribuire il vaccino - dice Boone - Quello che vediamo è che, ad esempio, in un Paese come Israele, che ha vaccinato molto, oggi le restrizioni alla mobilità sono sparite e l'attività economica riparte alla velocità della luce. Lo vediamo con gli Stati Uniti, con il Regno Unito. In Europa siamo indietro: non solo non produciamo abbastanza, ma anche le dosi che abbiamo non le usiamo. Dobbiamo assolutamente passare alla velocità di guerra".

Chi va più veloce con le vaccinazioni

Al 5 marzo, quasi il 60% della popolazione israeliana aveva ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid-19. Una percentuale che scende a meno del 10%, se si sposta l'attenzione su Germania e Francia, e a meno del 5% se si guarda al Brasile.

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Chi vaccina più velocementeEuronews

Secondo Laurence Boone, "se non si procede con le vaccinazioni nei Paesi emergenti o a basso reddito, il virus continuerà a circolare, avremo frontiere chiuse e attività turistiche di svago o di lavoro che ancora non funzioneranno".

Negli ultimi mesi, tra i settori che hanno beneficiato maggiormente della ripresa figurano il comparto della salute, il digitale e i servizi di consegna. Al contrario, tutte le attività legate al turismo e alla ristorazione, alla cultura e agli eventi sono ancora in attesa di un allentamento delle misure restrittive.

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