"Non voglio uccidere pazienti per liberare letti". Le accuse al primario del PS di Montichiari

Il dottor Carlo Mosca, accusato di omicidio volontario
Il dottor Carlo Mosca, accusato di omicidio volontario Diritti d'autore Carlo Mosca curriculum vitae
Diritti d'autore Carlo Mosca curriculum vitae
Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA
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Arrestato il primario del Pronto Soccorso di Montichiari, Carlo Mosca, accusato di omicidio volontario, per aver somministrato farmaci letali a due pazienti Covid

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"Io non ci sto a uccidere pazienti solo perché vuole liberare dei letti". Questo il contenuto di un messaggio WhatsApp da parte di un infermiere dell'ospedale di Montichiari, in provincia di Brescia, a un collega. "Io non ci sto, questo è pazzo", la risposta del collega, parlando della decisione del primario del Pronto Soccorso, Carlo Mosca, di far preparare due farmaci, usati solitamente prima di intubare un paziente. Ma che in questo caso in pazienti li avrebbero uccisi. 

Il dottor Carlo Mosca, primario del PS di Montichiari dal 2018, avrebbe somministrato volontariamente a dei pazienti Covid farmaci che ne avrebbero causato la morte. È questa la pesantissima accusa mossa dalla procura di Brescia.

I fatti risalgono alla prima, micidiale, ondata della pandemia. A marzo, quando le strutture ospedaliere - della Lombardia in particolare - erano quasi al collasso. E nel Pronto Soccorso di Montichiari il numero di decessi era più alto, rispetto alla media delle altre strutture provinciali. Per di più, quelle che sono state definite dagli inquirenti come "morti anomale" - cinque per la precisione - avvenivano poco tempo dopo l'accettazione. 

Avviata l'indagine da parte dei Nas di Brescia è stato riscontrato che a due uomini di 61 e 80 anni era stato somministrato un farmaco a effetto anestetico e bloccante neuromuscolare, usato normalmente nelle procedure di intubazione e sedazione che, se usato in modo non adeguato, può determinare la morte del paziente, perché abbassa i parametri respiratori. Come è successo ai due uomini. Inoltre, l'uso di questi medicinali non era segnalato nelle cartelle cliniche delle vittime. 

Mosca si trova ora ai domiciliari, in attesa di essere ascoltato dal gip, ed è accusato di omicidio volontario e falso in atto pubblico.

Video editor • Cinzia Rizzi

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