Viaggio in Wisconsin, swinging state: quanti voti sposta la malattia di Trump?

Viaggio in Wisconsin, swinging state: quanti voti sposta la malattia di Trump?
Diritti d'autore Geoff Crimmins/AP
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Di Andy Roesgen e Gioia Salvatori
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Nei comitati repubblicani gli attivisti non hanno paura (o dissimulano bene), per i democratici i raduni presidenziali senza mascherina sono da vietare

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Come il ricovero per coronavirus di Donald Trump influenza la campagna elettorale e quanto sposta le intenzioni di voto, sono domande che tengono sospesi gli analisti nell'intero globo. Siamo andati in Wisconsin, swinging state, in un comitato repubblicano; qui i sostenitori del presidente tengono duro: "Non sono preoccupato non perderà un solo voto in questa situazione", dice uno di loro.

In Wisconsin al momento i democratici sono avanti di qualche punto (6% secondo FiveForthyEight) ma la corsa è serrata e lo Stato è tra quelli decisivi. Il presidente avrebbe dovuto tenervi due comizi, manifestazioni che promettevano ancora una volta di essere per lo più senza maschera. Manifestazioni che sono state annullate per la malattia del presidente.

"Penso che la maggior parte dei democratici sia d'accordo sul fatto che sia un po' folle tenere queste manifestazioni", dice un attivista democratico. Su tutt'altra posizione molti repubblicani che, nonostante Trump si sia ammalato di coronavirus, continuano a non credere troppo alla scienza, sono restii a indossare la mascherina e ad attuare gli altri gesti barriera. 

In questo senso la malattia di Trump è un dramma per i repubblicani che ora sono obbligati a fare tutti quei gesti barriera che molti dei loro elettori non vorrebbero vedere, come spiega l'analista politico Tom Serafin: "Mettere la mascherina diventa una parte importante della campagna elettorale". 

Mascherina o no, intanto i repubblicani sono partiti con l'operazione Maga che vede i famigliari del presidente e Mike Pence in prima linea in campagna elettorale durante il ricovero del capo di Stato per cercare di salvare il salvabile. Ma la confusione è tanta, con la malattia presidenziale ancora più di prima, sotto il cielo. 

Il nostro inviato negli States Andy Roesgen ci racconta anche di un altro puzzle da risolvere, di un altro dibattito che si impone nei tribunali "per quanto tempo dopo le elezioni, i funzionari dovrebbero continuare a contare i voti per corrispondenza? In Wisconsin, al momento, sono sei giorni", ma non c'è unanimità.

C'è solo un punto su cui tutti convergono, ora non è proprio il momento di stare fuori dalla campagna elettorale.

Per saperne di più: "Trump assalta le poste per limitare il voto per corrispondenza"

                                 "Il contagio spunta le armi di Trump in piena campagna elettorale"

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