La corsa contro il tempo a Mauritius per bloccare la marea nera

Anche se la sua barriera corallina è solo l'ombra di quello che fu, Mauritius resta un'isola paradisiaca oggi minacciata dal greggio che continua a uscire dalla petroliera MV Wakashio, di una società giapponese anche se battente bandiera panamense, che si è incagliata l'altro ieri a Pointe d’Esny, sulla costa sud-orientale di Mauritius.
Il direttore esecutivo della Nagashiki Shipping, Kiyoaki Nagashiki, non ha potuto far altro che scusarsi con il governo e gli abitanti dell'isola.
Dopo giorni di sottovalutazione del problema, il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza e chiesto anche l'aiuto del governo francese.I giapponesi intendono comunuq efare la propria parte fino alla fine, come ha spiegato Akihiko Ono della Mitsui O.S.K. Lines: "Faremo il possibile per contenere il disastro e minimizzare l'impatto. Prenderemo tutte le misure necessarie".
Resta il timore è che il mare grosso delle ultime ore possa arrivare a spaccare il mercantile e a quel punto contenere la catastrofe sarebbe impossibile.