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'La scuola libera': post con richiamo ad Auschwitz, bufera su un politico locale delle Lega

Claudio Ticci, consigliere comunale della Lega a Borgo San Lorenzo
Claudio Ticci, consigliere comunale della Lega a Borgo San Lorenzo Diritti d'autore  Facebook/Consigliere Bsl Claudio Ticci
Diritti d'autore Facebook/Consigliere Bsl Claudio Ticci
Di Euronews
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In un post di critica al governo Claudio Ticci, comunale della Lega a Borgo San Lorenzo, ha usato una foto del campo di concentramento in cui la scritta 'il lavoro rende liberi' diventa 'la scuola educa alla libertà'. Poi si è scusato

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Claudio Ticci, un politico locale della Lega, ha postato su Facebook una foto dell'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, trasformando la scritta 'il lavoro rende liberi' ('arbeit macht frei') in 'la scuola educa alla libertà'.

La foto accompagna un post in cui Ticci, consigliere comunale della Lega a Borgo San Lorenzo, in Toscana, critica le misure che il governo sembra intenzionato ad adottare in vista del ritorno in classe degli alunni a settembre.

"La scuola secondo questo Governo. Pd+5stelle+Leu+italia viva #andateveneacasa #vergognatevi. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone", si legge nel post di Ticci, a cui ha risposto poco dopo Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo.

"La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un partito, un'idea, una legge, ma usare queste immagini, in particolare se chi la usa è un consigliere comunale, è inaccettabile", è stato il commento del sindaco.

Ticci si è poi scusato in un altro post su Facebook. "Mi sento di chiedere scusa, per una foto, inopportuna, a corredo di un post che ho condiviso e lo faccio per coloro che si sono sentiti offesi per quella foto; per quello che rappresenta - si legge - volevo porre attenzione su un grave problema di "normalizzazione" di una nuova politica scolastica che va delineandosi e per farlo ho condiviso una foto di un giornalista molto critico sul decreto. Quando si sbaglia con umiltà si chiede scusa. Punto!".

"Ho avuto modo di visitare i campi di sterminio due volte - continua il post - una delle quali grazie al Viaggio della Memoria e del Ricordo e ritengo le conseguenze di quei regimi totalitari momenti più bassi della storia dell'umanità intera. Tengo a sottolineare la mia profonda vicinanza alle vittime ed ai loro familiari".

"Volevo solo criticare il decreto scuola - si legge ancora - Ricordare serve per non dimenticare, ricordare per non ripetere. Ripartiamo dalla scuola e dai bambini perché ciò non si ripeta nel futuro".

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