Niente più contanti: il mondo post-Covid-19 sarà cashless? (ma occhio ai tasti per il pin)

A London shop
A London shop Diritti d'autore TOLGA AKMEN/AFP or licensors
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Di Trent Murray
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In Gran Bretagna, dove la carta è già molto usata, sempre più negozi vietano i pagamenti in cash per evitare il rischio di contagio

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Mentre il Regno Unito lentamente riparte, con le attività commerciali che potranno riaprire le saracinesche il 15 giugno, il Paese si interroga sull'uso del contante. 

Pericoloso veicolo di contagio il cash ha la meritata fama di essere uno dei pezzi più sporchi trasportati nelle nostre tasche. Il suo utilizzo ora rende nervosi. 

Molti negozi stanno chiedendo ai clienti di pagare esclusivamente con carte di debito o di credito. Così ha fatto per esempio Abdul Virji, proprietario del Cafe de Nata di Londra. "Poiché il valore della nostra transazione è normalmente tra le 5 e le 10 sterline in media, forse 20 sterline, è facile per le persone pagare con la carta contactless".

In Francia, lo Stato ha chiesto alle banche di aumentare il plafond per gli acquisti contactless a 50€.

Tra i clienti c'è chi preferisce la doppia opzione

Studi scientifici hanno scoperto che il nuovo coronavirus può vivere su alcune superfici anche per tre giorni. In Cina, le banche sono ora tenute a sterilizzare il contante con i raggi ultravioletti o con il calore. 

Alcuni analisti ritengono che la pandemia di COVID-19 stia accelerando il passaggio a una **società che faccia del tutto a meno del contante. **

"In passato, se si dimenticava il portafoglio a casa, si tornava a prenderlo. Ora i miei figli non sanno nemmeno cosa sia un portafoglio". Credono che sia un'applicazione preinstallata nell'iPhone", ha detto a Euronews Charlotta Wark, responsabile del settore bancario presso la società di consulenza informatica e commerciale CGI. 

Wark pensa che alla fine le società si libereranno del tutto del contante: "Non credo che in molti utilizzino ancora le videocassette o gli LP, se non per motivi sentimentali. Questa è sicuramente la strada che stiamo percorrendo".

Il Dr. Wolfram Zeidemann, presidente dell'International Currency Association, un gruppo di pressione che rappresenta l'industria della stampa in contanti, non è d'accordo. Sostiene che il denaro contante abbia "un enorme valore per la società" e continua ad essere usato nella maggior parte delle transazioni in tutto il mondo.

In Europa, il contante è utilizzato, a livello volumetrico, in circa il 79 per cento di tutte le transazioni. Se parliamo di valore delle transazioni, sono in cash il 54% delle compravendite secondo l'ultimo World Cash Report della società di sicurezza G4S. In Nord America, dove i pagamenti con carta sono utilizzati con maggiore regolarità, il contante è ancora utilizzato per il 31 per cento delle transazioni.

"Credo che abbiamo davanti una campagna contro il contante sostanzialmente infondata, basata su ansie e paure. E penso che sia piuttosto pericolosa, in quanto molte parti fragili della società si affidano al contante", aggiunge Zeidemann. 

Gli acquisti cashless hanno anche i oro svantaggi. Più soggetti alle frodi virtuali, possono rendere le persone meno consapevoli di quanto spendono e peggiorare certi comportamenti come lo shopping compulsivo o il gioco d'azzardo.  

Ciononostante, Wark sostiene che la rivoluzione digitale sia inevitabile e che ci sia un rischio maggiore nel resistervi piuttosto che nell'abbracciarla. Tutti i cittadini, aggiunge, dovrebbero incoraggiare i loro governi e le banche centrali a lavorare su alternative senza contanti. 

"In caso contrario, ci saranno giganti della tecnologia come Facebook [e la sua iniziativa Libra] che saranno più lesti a muoversi e ad occupare questo spazio. E prima di un batter di ciglia, l'intera popolazione mondiale utilizzerà una moneta controllata da uno dei giganti della tecnologia", ha avvertito.

Comunque la pensiate, quando vi recate in negozio, occhio ai tasti del dispositivo per digitare il pin: sulla plastica il virus vive più a lungo rispetto ad altre superfici.

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