Fase 2: ecco tutto quello che in Europa si può finalmente ricominciare a fare

Fare la fila a Bruxelles, riandare in palestra a Berlino, riprendere un volo a Praga, la fase 2 in Europa assume i volti più diversi, ma ovunque ha il sapore della libertà ritrovata.
"Mi sono messa in fila e lo faccio prima che arrivi molta gente dal momento che dobbiamo tenere 1 metro e mezzo di distanza minimo".
"Diciamo che è un inizio, ma non facciamo shopping con la spensieratezza con cui lo si faceva prima".
Queste due interviste sono state fatte a Bruxelles, dove i negozi hanno riaperto questo lunedì. Molte le restrizioni che permangono: tra le altre l'ingresso dei clienti è regolamentato secondo la matematica dei numeri che vuole un solo cliente per 10 metri quadrati , lo shopping è limitato a 30 minuti e la mascherina è obbligatoria. Gli acquisti devono essere fati da soli, i minori devono comunque essere accompagnati, così come le persone che hanno disabilità.
Il primo ministro chiede che gli acquisti si facciano in prossimità della propria residenza.
Le palestre in Svizzera e Germania
In Svizzera sono state riaperte le palestre: si può andare ma a numero chiuso. E il distanziamento fisico è assicurato dal blocco dei macchinari.
Palestre aperte anche in Germania, dove i tedeschi possono andare anche al museo.
La fase di riapertura nel Paese è stata messa in dubbio dopo che l'indice di contagio, R0, ha subito un aumento negli ultimi giorni.
Nella Repubblica Ceca hanno riaperto anche i centri commerciali, chiusi però ristoranti e Bar. E sempre qui, si può ridire il sì per sempre a patto che gli invitati non superino il numero di 100.
E' ripresa la movida spagnola, con l'eccezione di Madrid e Barcellona che restano zone rosse.
E in Croazia?
Bar e caffè riaperti anche in Croazia dove si è già una terza fase di de-escalation; qui sono stati riaperti anche gli aeroporti e il messaggio governativo non è più state a casa ma state attenti e responsabili.
In questa terza fase molte più persone torneranno al lavoro; sempre questo lunedì c'è stato il rientro a scuola dei bambini delle elementari e della materna, anche se la maggior parte degli studenti continuerà la scuola attraverso l'apprendimento a distanza.
Circa 4,5 mila alunni delle scuole elementari sono tornati a scuola, ma molti genitori hanno deciso all'ultimo minuto di lasciare i propri figli a casa.
Molte scuole di Zagabria sono state danneggiate dal terremoto di marzo, quindi gli alunni devono seguire le lezioni in altre scuole, quelle più vicine al luogo di residenza.