La decisione presa dalla cancelliera Merkel e dai 16 presidenti degli stati regione prevede porte chiuse e misure di prevenzione
La cancelliera tedesca Angela Merkel e i primi ministri dei 16 Länder hanno definito un accordo quadro, che rende possibile tra l'altro il riavvio della Bundesliga, la prima divisione, ma a porte chiuse e sotto strette misure di prevenzione. "Abbiamo affrontato un ventaglio di questioni, comprese quelle relative alle attività economiche, che ora in qualche modo non hanno restrizioni, sempre nel rispetto delle norme di igiene", ha detto la cancelliera. "E abbiamo concordato che è possibile permettere degli sport di gruppo e far ripartire la Bundesliga, che dalla seconda metà di maggio potrà tornare alle gare, secondo le regole che abbiamo approvato".
L'impatto del coronavirus sullo sport ha portato al fermo immediato dei campionati di calcio in Francia, Belgio e Paesi Bassi e in tutta Europa sono scattati i divieti di svolgere attività sportive. In Spagna, dove si è avviata la fase di allentamento del blocco, sono ripresi gli allenamenti e si ipotizza un ritorno al campionato per il mese di giugno. A Barcellona tuttavia gli ambienti calcistici spingono per un rinvio.
In Italia, i calciatori della Serie A, che ora possono allenarsi solo individualmente o a piccoli gruppi (a Milanello, i giocatori rossoneri dovrebbero iniziare ad allenarsi a gruppi di 6 o 8 già questo giovedì mattina), dovrebbero tornare in campo tutti insieme il 18 maggio, secondo il calendario presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non mancano, comunque, le pressioni per chiudere il campionato, così come già accaduto con la Ligue 1 francese.
La Primeira Liga portoghese dovrebbe invece riprendere l'ultimo fine settimana di maggio, a porte chiuse e a condizione che venga approvato un protocollo sanitario, secondo un annuncio del governo.
In Gran Bretagna, infine, il programma di riavvio della Premiere League - che prevede allenamenti dal 18 maggio e partite a porte chiuse dall'8 giugno - viene accolto con cautela dal governo, che non lo ha ancora confermato.