Portogallo, riapertura graduale

Portogallo, riapertura graduale
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Di Filipa Soares

Multe salate a chi non rispetta le norme per la prevenzione: mascherine obbligatorie e distanze di sicurezza

Mascherine obbligatorie nei trasporti pubblici e negli spazi commerciali, e distanze precauzionali fatte ossevare con scrupolo. Il Portogallo riprende alcune delle attività costrette a fermarsi dallo scoppio della pandemia, e minaccia multe salate a coloro che non dovessero rispettare le prescrizioni. Le multe vanno da 120 a 350 euro - non poco per un paese dove il salario medio è di 650 euro - e paiono funzionare da deterrente. "Non avevo la mascherina, usavo un fazzoletto sul viso, ma ho dovuto comprarne una al distributore...", spiega una ragazza.

Da oggi sono di nuovo al lavoro i dipendenti della pubblica amminstrazione, che possono ricevere il pubblico solo su appuntamento, i librai, i parrucchieri e i piccoli negozi. A Porto ha riaperto uno dei più antichi saloni da barba della città, anche se tanto il barbiere quanto il suo cliente. entrambi sulla sessantina, appartengono a una categoria considerata a rischio, per la quale si consiglia di restare a casa.

Acácio Pereira Branco, barbiere: "Osservo le misure che tutti dovrebbero rispettare: distanza minima e comunicazione coi clienti. E cerco di non starnutire più di tanto, e di avere sempre il coraggio di lavorare". "Questa strada, piena di negozi, era tra le più trafficate e turstiche di Porto. Alcuni commerci riaprono da oggi ma finora i clienti sono pochi, o in alcuni casi nessuno", spiega Filipa Soares, di Euronews.

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