Covid-19: ripristino dei controlli alle frontiere. Ecco dove in Europa

Covid-19: ripristino dei controlli alle frontiere. Ecco dove in Europa
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Ripristinare le frontiere per limitare la diffusione dell'epidemia è previsto dal trattato di Schengen, che contempla varie situazioni eccezionali per riportare in auge i posti di blocco. In Italia l'ultima volta nel 2017

Tornano le frontiere in Europa

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È salpato l'ultimo traghetto che da un porto danese era diretto verso la Svezia. La Danimarca infatti chiude dalla mezzanotte di sabato 14 marzo e fino al 13 aprile le sue frontiere, sospendendo il Trattato di Schengen per il Covid-19. Il premier Mette Frederiksen ha detto che chi non avrà una ragione più che legittima, verrà rispedito indietro.

La Danimarca non l'unico Paese aavere adottato questa misura: chiusura delle frontiere anche per la Repubblica Ceca, che ha introdotto il provvedimento già venerdì a mezzanotte nel tentativo di limitare la diffusione dell'epidemia.

L'Austria è stato il primo Paese dell'area Schengen a limitare i passaggi alla frontiera italiana del Brennero, per l'emergenza ha stanziato 4 miliardi di euro. Apertura dei forzieri più che necessaria per il cancelliere Sebastian Kurz, che sottolinea che bisogna “garantire la liquidità delle aziende, assicurare i posti di lavoro ed essere pronti a prestare aiuto nei casi di estrema necessità".

E sabato sera anche la Norvegia, che non è uno Stato membro dell'Ue ma fa parte dello spazio Schengen, ha annunciato la chiusura delle frontiere: chiusi portie aeroporti e legami con l'estero a partire da luned?i 16 marzo.

In Bulgaria al momento sono stati chiusi tutti i negozi che non siano alimentari e pene severe fino al carcere sono previste per chi contravviene. Il Parlamento ha dichiarato lo stato d'emergenza fino al 13 aprile che aprirà la porta a misure ancora più drastiche visto che nel giro di 24 ore le infezioni sono triplicate di numero salendo a 23.

Cos'è lo spazio Schengen

Lo Spazio Schengen è un'area che comprende 26 Stati europei che, in base all'acquis di Schengen, hanno abolito i controlli sulle persone alle loro frontiere comuni, che sono state sostituite da un'unica frontiera esterna e funzionano quindi, dal punto di vista dei viaggi internazionali, come un unico paese. Lo spazio Schengen è quindi un territorio dove è garantita la libera circolazione delle persone. Vi aderiscono 22 Stati su 27 dell'Unione europea -dal 31 gennaio 2020 il Regno Unito non fa più parte dell'Unione europea e così, per effetto della Brexit, gli Stati membri sono passati da 28 a 26- lo Stato membro che ha deciso di non aderire allo Spazio Schengen è l'Irlanda, mentre Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria hanno sottoscritto la Convenzione di Schengen ma per loro non è al momento in vigore, non hanno ancora attuato tutti gli accorgimenti tecnici previsti nella pratica; in via provvisoria, mantengono tuttora i controlli alla frontiera delle persone.

Gli stati terzi che partecipano a Schengen sono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, che hanno firmato la Convenzione di Schengen; a questi si aggiungono infine il Principato di Monaco che fa parte dell'Area Schengen tramite la Francia e altri due San Marino e Vaticano che fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con l'entrata in vigore della Convenzione di Schengen in Italia: con questi il numero degli Stati componenti l'area Schengen sale a 29.

Sospensione del Trattato

Tutti i Paesi che hanno aderito a Schengen possono temporaneamente ripristinare i controlli alle frontiere per motivi eccezionali, minaccia per la sicurezza, pericolo per l'ordine pubblico interno.

Il Trattato di Schengen è stato sospeso 116 volte. Il primo Paese firmatario a chiedere ed ottenere la sospensione è stato la Francia. L’Italia, invece, ha reintrodotto i controlli alla frontiera per il G8 di Genova nel 2001 e per quello de L’Aquila nel 2009, così come per il G7 di Taormina del 2017.

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