Ma il ministro della Difesa turco assicura: "Non abbiamo intenzione di affrontare la Russia"
Si chiama "Spring Shield", Scudo di primavera, l'offensiva militare turca, lanciata contro le forze governative nel nord ovest della Siria. Un'offensiva che risponde all'attacco - vile, secondo Ankara - di giovedì nella provincia di Idlib, nel quale sono morte decine di soldati. L'obiettivo turco, però, non è un confronto armato con la Russia, che spalleggia le forze di Bashar al Assad.
Il ministro ha poi dichiarato che l'esercito turco durante l'offensiva ha colpito 2 aerei del regime siriano, 8 elicotteri, 103 carri armati, 3 mezzi di contraerea e oltre 2.000 militari. Mosca, invece, ha smentito questa domenica le notizie relative al presunto abbattimento di un suo caccia Su-24 nel nord della Siria. Poco prima la Sana, agenzia di stampa locale, aveva riferito che un drone turco era stato abbattuto nella provincia siriana di Idlib, ma che nessun aereo siriano era stato danneggiato nella regione.
L'escalation nella provincia di Idlib
La situazione ad Idlib è precipitata giovedì scorso, dopo l'attacco da parte del gruppo fondamentalista Tahrir al-Sham, perpetrato contro le posizioni delle forze governative siriane. L'esercito di Damasco ha quindi risposto, bombardando anche postazioni turche che, secondo il ministero della Difesa russo, però, non avrebbero dovuto trovarsi in quella zona.