Spagna, il governo Sanchez giura

Il neo governo spagnolo ha giurato alla presenza del re Felipe questo lunedì, e già per martedì è fissato il primo consiglio dei ministri straordinario. Un inizio col turbo dopo le traversie durate oltre un anno e mezzo e che hanno portato a due elezioni generali.
Si tratta del primo governo di coalizione dalla morte del dittatore Francisco Franco e vede governare al fianco del Psoe anche Podemos, il partito di estrema sinistra, formazione nata nel 2014, e Izquierda Unida, formazione storica presente nel panorama politico spagnola dal 1980.
Si tratta di un governo pluralista ha dichiarato Sanchez ma che ha un fermo proposito di unità.
Il governo più a sinistra che la Spagna contemporanea conosca è nato sul patto dell'astensione di Esquerra repubblicana, il partito indipendentista catalano che, in cambio della sua astensione, ha negoziato l'imminente negoziato con il governo per trovare una soluzione alla questione catalana.
Se sul patto catalano il governo Sanchez nasce, la Catalogna resta anche il suo tallone d'Achille, nessuna formazione spagnola è infatti disposta a cedere sul fronte indipendentista.
La destra spagnola, quella più oltranzista è scesa in piazza nel week end per ribadire: l'unità della spagna non si tocca.