La settimana della moda a Milano all'insegna di sostenibilità e forme classiche

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Di Alberto De Filippis
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Grazie a Prada e Ferragamo il "made in Italy" conquista adepti in tutto il mondo

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Parte dalla pittura di Antonio de Chirico e da una scenografia curata al dettaglio la nuova collezione di Miuccia Prada presentata nel terzo giorno della settimana de mida di Milano, una delle occasioni per ricordare la centralità del capoluogo lombardo nel mondo del fashion. Come al solito la maison italiana riesce nell'intento di stupire e conquistare soprattutto la clientella straniera visto che, grazie a una distopia solo superficialmente contradditoria, modernità e linee, oltreché materiali, della tradizione italiana. Sobrietà classica, ma anche elementi millenial con una nuova parola d'ordine della stessa Prada: sostenibilità. Perché la fondatrice della casa ha voluto ricordare la coscienza ambientalista della casa italiana votata al rifiuto dello spreco.

Applausi anche per Ferragamo e per il suo direttore creativo Paul Andrew che ha preso il meglio della tradizione italiana nella sua collezione giovane conquistando il pubblico con linee che sembravano dimenticate o troppo classihe per piacere alle nuove generazioni. Una scommessa che, stando a vedere la reazione del pubblico, sembra riuscita.

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