Scambio di prigionieri tra Usa e Iran

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Di Diego Giuliani
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Tornano a casa un biologo iraniano e un dottorando americano. Raro scambio di prigionieri fra Washington e Iran. L'annuncio dal Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif

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Passa anche da una foto su Twitter il disgelo fra Teheran e Washington all'epoca di Donald Trump. Un cinguettio con cui il Ministro degli esteri Javad Zarif accredita un raro scambio di prigionieri, in tempi di rilanciate tensioni fra i due paesi: la liberazione dell'iraniano Massoud Soleimani, contro quella dello statunitense Xiyue Wang. Biologo arrestato a Chicago nel 2017 il primo, dottorando in storia dal duemilasedici detenuto in Iran con l'accusa di spionaggio il secondo. A giocare un ruolo determinante - e meritarsi un esplicito ringraziamento sia da Zarif che dal presidente Trump - è stata la Svizzera: paese che, in assenza di rapporti diplomatici diretti fra Teheran e Washington, rappresenta gli interessi statunitensi in Iran.

Contento che il professor Massoud Soleimani e Xiyue Wang ritrovino presto le loro famiglie - ha twittato il Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif, con esplicito riferimento a entrambe le liberazioni -. Un ringraziamento anche al governo svizzero che ha facilitato lo scambio

Contento che il professor Massoud Soleimani e il signor Xiyue Wang ritrovino presto le loro famiglie - ha twittato il Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif, con esplicito riferimento a entrambe le liberazioni -. Un caloroso ringraziamento anche al governo svizzero che ha facilitato lo scambio.

Non troveremo pace finché non avremo restituito ai loro cari tutti i cittadini americani ingiustamente detenuti nel mondo - ha twittato il Segretario di stato Mike Pompeo, che ha poi ringraziato il governo svizzero per la mediazione

"Non ci fermeremo finché non avremo restituito ai loro cari tutti i cittadini americani ancora detenuti nel mondo", ha twittato il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, colmando uno dei rari silenzi in rete di Donald Trump. Dal Presidente, alle prese con le minacce di impeachment, solo uno scarno comunicato sul sito della Casa Bianca che che ribadisce l'impegno per riportare in patria tutti gli americani ingiustamente detenuti nel mondo, ma non fa alcun riferimento alla contemporanea liberazione di Massoud Soleimani

La dichiarazione sul caso che il presidente Donald Trump ha affidato a un comunicato stampa sul sito della Casa Bianca
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