Easyjet: "Saremo la prima compagnia a zero emissioni"

Easyjet lancia la sfida agli altri vettori aerei e promette di diventare la prima compagnia a emissioni zero. O meglio, la low cost britannica punta a compensare fino all'ultimo grammo di Co2 con progetti di riforestazione ed energia rinnovabile.
Un piano ambizioso che - assicura la compagnia - non avrà alcun riflesso sul costo dei biglietti. Ma l'operazione costerà a Easyjet 29 milioni di euro l'anno.
L'annuncio è arrivato alla presentazione dei risultati della società, per voce del chief executive Johan Lundgren: profitti in calo del 26% rispetto all'anno scorso, per l'aumento del costo del carburante e l'impatto del movimento ambientalista, avvertito soprattutto nei Paesi del Nord-Europa. Lundgren è svedese - come Greta Thunberg - e gioca la carta ambientale per rilanciare le prenotazioni, che comunque per il 2020 sono confortanti.
Il debutto sul mercato dei pacchetti turistici
Non solo: Easyjet vuole colmare il vuoto lasciato da Thomas Cook, entrando nel mercato dei pacchetti turistici. Ma è il suo piano ambientale ad aver catturato l'attenzione, in un periodo che vede le compagnie aeree sotto pressione per l'inquinamento prodotto. Ma quanto pesano davvero sull'ambiente.
Secondo fonti europee il contributo dell'aviazione alle emissioni inquinanti è del 2% a livello globale; il 3% sul territorio dell'Unione europea.
Se l'aviazione globale fosse una Nazione, sarebbe il decimo produttore di inquinanti al mondo. Un viaggio andata e ritorno da Londra a New York produce la stessa quantità di emissioni di un impianto di riscaldamento in un anno.