Kiev-Mosca, è svolta sul Donbass: siglato un documento che porterà al summit Normandia

Kiev-Mosca, è svolta sul Donbass: siglato un documento che porterà al summit Normandia
Di Simona Zecchi
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Il Cremlino aveva indicato l'intesa sulla Formula Steinmeier che comprende la road-map per tenere elezioni nel Donbass e il rientro delle aree separatiste nell'orbita di Kiev, come prerequisito per organizzare un vertice del Formato Normandia.

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Rimossi gli ostacoli con Mosca per la convocazione di un summit del Formato Normandia (dove si riuniranno Ucraina, Russia, Francia e Germania). È il prodotto dell'accordo siglato Lunedì 1 ottobre, un documento d'intesa che comprende la cosiddetta Formula di Steinmeier.

Anche chi è coinvolto dal punto di vista geografico, come le regioni di Donetsk e Lugansk, tira un sospiro di sollievo, come ha dichiarato il responsabile dei negoziati della regione di Lugansk e parte del Gruppo di contatto che ha concordato il testo.

"E' un punto di partenza dal quale mettere in moto un processo che crei le condizioni per una soluzione politica. Prima di tutto sta a significare che ci sarà una modifica nella costituzione ucraina come è indicato negli accordi che reggono una serie di misure adottate, una di queste è la legge speciale sulle elezioni". Le firme apposte sono infatti di tutti i partecipanti: l’Ucraina, le repubbliche separatiste, la Federazione Russa e l’Osce”.

La Formula comprende la road-map per tenere elezioni nel Donbass e il rientro delle aree separatiste nell'orbita di Kiev e il Cremlino l'aveva indicata come pre-requisito per organizzare il vertice. La strategia era stata elaborata dall’allora ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. L'apertura del presidente ucraino è in questo senso storica, visto che i precedenti presidenti erano fortemente contrari. 

Forse è presto parlare di svolta ma è significativo il fatto, specie nel quadro di un conflitto congelato da anni che ormai vive di una vita diplomatica propria, dove una virgola di troppo può fare la differenza. E il placet di Zelensky gioca in questo senso:

"Oggi gli ostacoli maggiori verso il summit dei 4 in Normandia sono stati rimossi. Un altro momento importante sarà la legge sullo statuto speciale del Donbass che già esiste ed è valido fino al 31 dicembre prossimo. Ci sarà una nuova legge che il parlamento svilupperà in stretta collaborazione con la società tutta con la quale ci sarà aperta discussione in merito. " Ha detto il presidente a margine dell'incontro di ieri.

Il piano prevede anche infatti che venga concesso uno status speciale al Donbass in conformità agli accordi di Minsk e che entri in vigore in determinate aree delle regioni di Donetsk e Lugansk, su base temporanea, il giorno delle elezioni locali - e in modo permanente solo dopo che l'OSCE abbia certificato la legalità del voto-.

Parte della classe politica e della popolazione ucraine sono fortemente contrarie, una manifestazione è stata infatti indetta a Kiev dai partiti oppositori, su tutti la Svoboda. Il suo leader in piazza, Oleh Tyahnybok, ha parlato di sottomissisione alla Russia. Gli ha fatto eco certo l'ex presidente Petro Poroshenko che ha affidato a un messaggio video il suo "niet".

Un piccolo passo avanti, sebbene contrastato, che potrebbe portare a una risoluzione della crisi nel Donbass.

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