Dalle campagne della Puglia alle aree verdi in Francia: il batterio continua a colpire
Era nato con la Seconda Repubblica Francese e aveva svettato in salute lungo tutto il secolo breve, passando indenne due conflitti mondiali: oltre 200 anni di vita per l'olivo abbattutto in un parco di Mentone in Costa Azzurra. Stessa sorte per altri due olivi secolari, eradicati e bruciati perché colpiti dalla Xylella, il batterio killer che sta devastando la Puglia e che minaccia l'Europa, come una piaga biblica. Unico intervento possibile resta, sinora, quello dell'abbattimento degli alberi.
Il batterio della Xylella Fastidiosa è spietato. Entra nella linfa della pianta e la asciuga completamente. Attualmente non esiste una cura e c'è il rischio reale di diffusione dell'epidemia.
In Italia è soprattutto la Puglia a pagare il tributo maggiore alla Xylella. In 10 anni, i numeri fotografano una situazione drammatica: 21 milioni di ulivi infetti e oltre 1 miliardo di danni, 5 mila posti di lavoro persi. In questi giorni Coldiretti Puglia ha denunciato altri 43 nuovi alberi infetti nelle province di Brindisi e Taranto. Solo l'anno scorso l'epidemia di Xylella ha causato un crollo nella produzione di olio d'oliva, pari al 60%.
La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per non aver rispettato i dettami della Commissione, cioè monitoraggio ed eradicazione degli ulivi nelle zone cuscinetto a confine con l’area infetta.
Il tweet del governatore della Puglia, Michele Emiliano: