Iran: "torneremo ad accordo nucleare se linea di credito verrà accettata"

Iran: "torneremo ad accordo nucleare se linea di credito verrà accettata"
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Di Cristina Abellan MatamorosAntonio Michele Storto
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L'Iran si dice favorevole alla proposta francese, che prevede una linea di credito di 14 miliardi in cambio di un ritorno all'intesa: ma manca l'ok di Washington

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Un alto funzionario iraniano ha detto mercoledì che Teheran tornerà all'accordo nucleare se gli Stati Uniti accetteranno una linea di credito petrolifera del valore di 14 miliardi di euro offerta dai funzionari francesi.

Il vice ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha detto ai giornalisti che "se e solo se all'Iran fosse permesso di vendere il petrolio e di utilizzare senza alcuna limitazione i proventi delle esportazioni petrolifere, Teheran tornerebbe all'accordo nucleare", come riportato dall'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA.

Araghchi ha aggiunto, tuttavia, che l'Iran "non rinegozierà l'accordo nucleare".

La proposta francese

Martedì scorso la Francia ha proposto di offrire all'Iran linee di credito per un valore di circa 15 miliardi di euro fino alla fine dell'anno in cambio di un ritorno di Teheran in piena conformità all'accordo nucleare del 2015. Ma il piano deve ancora ricevere il sostegno di Washington.

Il ministro degli esteri francese Jean-Yves le Drian ha detto che i colloqui con l'Iran sulla creazione di linee di credito garantite dai proventi del petrolio iraniano stanno continuando, e che il piano si basa infine sul fatto che gli Stati Uniti non lo bloccheranno.

L'idea, ha precisato le Drian, è di "scambiare una linea di credito garantita dal petrolio in cambio di un ritorno alJCPOA (accordo nucleare iraniano) e all'apertura di negoziati sulla sicurezza regionale e un programma nucleare post-2025".

"Tutto questo - ha aggiunto il ministro - (pre)suppone che il presidente Trump rilasci deroghe".

Una delegazione iraniana era a Parigi lunedì scorso, compresi i funzionari del settore petrolifero e finanziario, per affinare i dettagli delle linee di credito che avrebbero dato all'Iran un po' di tregua dalle sanzioni che hanno paralizzato la sua economia e tagliato le sue esportazioni di petrolio.

Fonti europee e iraniane hanno confermato la cifra a Reuters.

Colloqui a Washington

Il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire sarà a Washington martedì, anche per discutere il meccanismo. Un diplomatico ha detto che gli Stati Uniti potrebbero aspettare quel giorno per dare la loro risposta alle proposte francesi.

In una riunione del G7 in Francia il mese scorso, Trump è apparso aperto all'idea di linee di credito, anche se da allora i funzionari statunitensi hanno escluso la possibilità di revocare le sanzioni.

L'Iran afferma di voler mantenere vivo l'accordo nucleare, ma non può rispettarlo a tempo indeterminato, a meno che i Paesi europei che lo hanno firmato non gli garantiscano di ricevere i benefici economici promessi.

Teheran infine ha invitato gli europei ad accelerare i loro sforzi per alleviare l'impatto delle sanzioni statunitensi. Il presidente Hassan Rouhani ha sottolineato martedì che l'Iran farà il suo prossimo passo per ridurre i suoi impegni nucleari entro giovedì, a meno che gli europei non mantengano le loro promesse di salvare l'accordo.

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