Il ponte sul Polcevera: passato e presente

Il ponte sul Polcevera: passato e presente
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Di Paolo Alberto Valenti
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Dopo il maggiore disastro architettonico italiano moderno, che ha cancellato il ponte Morandi, quali sono le prospettive per le infrastrutture italiane? Risponde l'ingegnere Paolo Clemente dell'ENEA

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La ricostruzione del viadotto sul Polcevera a Genova potrebbe segnare alcuni record anche se la crisi di governo in Italia certo non aiuta. Ma intanto a che punto siamo con la manutenzione delle infrastrutture autostradali italiane? Lo abbiamo chiesto all'ingegnere Paolo Clemente, dirigente di ricerca all'ENEA. (Italian National Agency for New Technologies, Energy and Sustainable Economic Development)

Paolo Clemente, ingegnere: Prima di tutto dobbiamo ricordare che quello del Ponte Morandi non è stato l'unico disastro nel campo delle infrastrutture avvenuto in Italia negli ultimi anni. Abbiamo un comparto autostradale datato che risale agli anni Cinquanta, Sessanta del secolo scorso. Certamente bisogna avviare un discorso di monitoraggio, di valutazione dello stato di salute di queste strutture e poi stabilire una scala di priorità e cominciare a intervenire. Non è possibile intervenire contemporaneamente su tutte le infrastrutture, ma una scala di priorità va fatta. Laddove il rischio è maggiore si presenta una doppia pericolosità perchè c'è anche l'aspetto sismico. Molti dei ponti italiani sono stati progettati e costruiti senza tener conto del rischio sismico proprio perchè in passato non si teneva conto in tante zone.

Euronews: La rete autostradale italiana è quindi meno efficiente di quella degli altri paesi europei?

Paolo Clemente:Quando si arriva in Francia si ha l'impressione di strutture pulite dove non si vede un filo d'acqua che scorre, non si vede una macchia e dove alcuni dettagli, che possono contribuire al degrado strutturale, ma anche dettagli non strutturali, come quelli, per esempio della canalizzazione delle acque, vengono curati molto meglio.

Euronews: Come le sembra il progetto del ponte per Genova di Renzo Piano?

Paolo Clemente: E' stata fatta una scelta sulla base di una proposta dell'Architetto Renzo Piano che ha optato per un'opera appariscente ma molto semplice, un'opera con tante pile e con luci estremamente ridotte, questo anche a vantaggio dei tempi di esecuzione. Si prova a ridurre moltissimo i tempi. Vedremo se saranno rispettati.

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