Circa 9000 persone hanno seguito il ritorno della Corrida alla Plaza de Toros di Palma di Maiorca. Il parziale divieto, in vigore dal 2017, è stato cancellato a dicembre 2018 dal Tribunale Costituzionale. Oora sono ripresi gli "spettacoli". Veementi, ma finora inutili, le proteste degli animalisti.
PALMA DI MAIORCA (SPAGNA) - Torna la corrida all'isola di Maiorca, nelle Baleari.
Alla Plaza de Toros di Palma di Maiorca, questo venerdi, l'ambiente è diventato subito rovente.
In controtendenza rispetto ad altre regioni spagnole, il parziale divieto alla corrida deciso dal Parlamento baleare - in vigore già da due anni - è stato cancellato dal Tribunale Costituzionale.
Gli organizzatori del Coliseo Balear - il nome della Plaza de Toros - ringraziano gli spettatori.
Chi protesta e chi è soddisfatto
Ma non tutti l'hanno presa bene, come questo ragazzo che si è scritto sul corpo "Mai più corrida", fermato dal servizio d'ordine.
Il ritorno della Gran Corrida de Toros, come si legge sul cartellone, con i nomi belli grandi dei toreri al Coliseo Balear (tra cui il celebre David Fandila 'El Fandi'), ha suscitato - in effetti - molto interesse: addirittura con la coda per acquistare i biglietti.
"La corrida non è cultura, è tortura"
Nei giorni precedenti all'inaugurazione della Plaza de Toros, c'erano state numerose proteste degli animalisti al grido "La corrida non è cultura, è tortura" e "Assassini!".
Su Twitter, compare questa frase: "Mai più corrida, nemmeno a Maiorca. Chi l'appoggia non è un umano"
La corrida è vietata per legge da diversi a Barcellona e in Catalogna, ma non a Madrid.
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