La Terra è entrata in riserva

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Di Paolo Menegatti
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Il 29 luglio è il giorno in cui abbiamo esaurito tutte le risorse del nostro pianeta. Lo dice uno studio del Global Footprint Network in cui si spiega che la nostra domanda supera del 75% quello che offre la natura

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L'Earth Overshoot Day arriva sempre prima. Nel 2019 è il 29 luglio il giorno in cui si esauriscono tutte le risorse che la Terra può rinnovare in un anno. Non era mai arrivato così presto. 

 Lo ha annunciato la Global Footprint Network, un'organizzazione di ricerca internazionale che monitora l'impatto ecologico dell'uomo sul pianeta. Dal 29 luglio, quindi, l'umanità sovrasfrutterà la natura con conseguenze, secondo gli studiosi, disastrose.

Nel 2019 l'essere umano per vivere avrà bisogno dell'equivalente di 1,75 Pianeti Terra per soddisfare le sue necessità. Ma di Terra ce n'è una sola.

 La tendenza ad arrivare sempre un po' prima all'esaurimento delle risorse è inoltre consolidata da tempo se pensiamo che 30 anni fa l'Earth Overshoot Day cadeva a ottobre.

Mathis Wackernagel, fondatore della Global Footpruint Network, ha spiegato a Euronews i suoi calcoli:

"È contabilità ecologica di base." ha detto "Da un lato calcoliamo quante risorse utilizziamo e quanto spazio è necessario per supportare tutta questa produzione. Poi calcoliamo quello che abbiamo a disposizione. Utilizzando i dati delle Nazioni Unite, siamo giunti alla conclusione che la nostra domanda supera l'offerta di circa il 75%. È come vivere su 1,75 pianeti, ma ne abbiamo solo uno".

Secondo i ricercatori sono 4 i fattori che determinano il consumo delle risorse del nostro pianeta: il numero dei suoi abitanti, la loro alimentazione, come si riforniscono di energia e i metodi di edificazione delle città. 

Costi

I costi di questa spesa ecologica globale sono sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera. Quest'ultima causa il cambiamento climatico e una maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi.

Ci sono azioni concrete per spostare più in là la data di accensione della spia della riserva del pianeta che ci ospita. Ad esempio, ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili significherebbe spostare in avanti di 93 giorni.  

Le nazioni che consumano di più

Secondo il Global Footprint Network sono gli Stati Uniti i più grandi "spreconi" in assoluto: per soddisfare la rischieste di risorse a stelle e strisce servirebbero infatti addirittura 5 Terre. Seguono l'Australia (4,1) e la Russia (3,2).

L'Italia ha consumato invece tutte le sue risorse il 15 maggio. Il nostro paese avrebbe bisogno di 4,7 "Italie" per soddisfare le sue esigenze. Il calcolo viene fatto mettendo in rapporto la quantità di risorse naturali pro capite e la quantità di consumi di ogni singola persona.

Montalto Monella, Lillo

Chi ha la più forte impronta ambientale?

I dati dell'organizzazione mostrano anche che alcuni paesi piccoli hanno impatto ecologico giagantesco. Se, per esempio, tutta la popolazione mondiale vivesse ai ritmi di consumo del Qatar, l'Earth Overshoot Day quest'anno sarebbe arrivato l'11 febbraio.

 Poco più tardi, il 16 febbraio, se vivessimo tutti come in Lussemburgo. Il paese che ha un impatto ecologico minore è l'Indonesia. Se la popolazione mondiale vivesse ai ritmi indonesiani saremmo infatti quasi in equilibrio con il nostro pianeta perchè finiremmo le sue risorse il 18 dicembre. 

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