(ANSA) – URBINO, 22 LUG – Aprivano ditte nel settore
dell’abbigliamento, mediante prestanome, che operavano per due o
tre anni in totale evasione fiscale e poi le chiudevano per
sottrarsi al pagamento delle imposta con un avvicendamento
aziendale. E’ il meccanismo “apri e chiudi” scoperto dal Comando
provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, coordinato dalla
Procura di Urbino, con l’inchiesta “Speedy Chinese” che ha
portato a eseguire quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere e al sequestro di beni per 3,7 milioni di euro tra cui
auto di pregio. Due associazioni criminose composte da persone
di origine cinese avrebbero nascosto al Fisco ricavi per 18
milioni di euro tra il 2011 e 2019 con un’evasione di 3,7
milioni di euro; le aziende avrebbero impiegato 5 lavoratori in
nero e 68 irregolari. Sono indagate a vario titolo 38 persone
per delitti fiscali (associazione per delinquere contestata a
sei indagati, omessa dichiarazione, occultamento di scritture
contabili, fraudolenta sottrazione al pagamento delle imposte).
18 mln nascosti al Fisco, 4 arresti Gdf

Indagine 'Speedy chinese' contro ditte cinesi di abbigliamento
Di ANSA
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