In esilio in Belgio, l'ex presidente catalano e il suo ministro Comín non hanno potuto accreditarsi come deputati in quanto non potevano completare la procedura ufficiale a Madrid senza essere arrestati.
L’ex presidente catalano Carles Puigdemont e il suo ex ministro Toni Comín si appellano contro la decisione di non poter accedere a Strasburgo dove domani 2 luglio si inaugura il nuovo Parlamento Europeo.
Puigdemont e Comín, entrambi in esilio in Belgio, non hanno potuto accreditarsi come deputati in quanto non potevano completare la procedura ufficiale a Madrid senza essere arrestati. Mentre la situazione è più grave per l'altro indipendentista Oriol Junqueras, anche lui eletto il 26 maggio scorso all'europarlamento. Il pubblico ministero ha ritenuto non necessario accogliere il suo appello.
Una procedura burocratica complessa questa per l'accesso al Parlamento europeo, dopo il voto, che si avviluppa e intreccia intorno al tema giudiziario.