Dopo un testa a testa andato avanti tutta la notte, una delle tornate più sofferte di sempre in Israele pare consegnare il quinto mandato al premier in carica. Ma i due partiti avversari restano testa a testa con 35 seggi ciascuno
Sarebbe Benjam Netanyahuad andare verso lavittoria in questa tornata elettorale, una delle più sofferte della storia di Israele. All'alba, il risultato sembra ormai certo: con 65 seggi su 120 alla sua coalizione, al 96% dei voti scrutinati, il premier in carica sembra ormai prepararsi a ottenere il suo quarto mandato consecutivo, il quinto se si conta quello ottenuto nel 1996.
Per tutta la notte, la tv ha consegnato al pubblico un testa a testa tra il premier in carica e il suo avversario, l'ex capo dell'esercito Benny Gantz: entrambi nel corso della maratona post voto, si sono dichiarati vincitori. A fare la differenza, alla fine - mentre lo stallo si è protratto fino all'alba con 35 seggi conquistati da ciascuno dei due avversari - sono stati gli accordi di coalizione.
A Tel Aviv, il primo exit poll è stato accolto da boato di gioia nel comitato elettorale di Gantz: inizialmente dato con 37 seggi a 33, il leader dell'alleanza centrista ha ribadito la promessa di tirare a bordo i partiti di centro sinistra se necessario a conquistare i 61 seggi necessari a formare un governo nella Knesset. "Nonostante i disaccordi - ha detto ai suoi supporter - abbiamo superato insidie e incomprensioni che si sono presentate lungo il cammino. Ora rispetteremo la volontà degli elettori: esattamente come ha detto Netanyahu,è il partito più grande quello che dovrebbe avere il mandato dal presidente per formare il governo".
Poco più tardi, però, è proprio Bibi Netanyahu a rivendicare la maggioranza, parlando di una "vittoria colossale"Sono molto commosso che il popolo d'Israele riponga in me la sua fiducia, una fiducia persino maggiore, per la quinta volta. Intendo concludere rapidamente il lavoro per formare un governo nazionale stabile".
In realtà, i due avversari sono rimasti fermi sui 35 seggi