Ciclone Idai: è emergenza in Mozambico, si teme epidemia di colera

La situazione nelle regioni meridonali dell'Africa, colpite nei giorni scorsi dal ciclone Idai, è tragica. Mozambico, Zimbabwe e Malawi sono stati devastati e ci sono almeno 350 vittime accertate. Anche se il bilancio è destinato ad aggravarsi. Almeno 15.000 persone aspettano ancora i soccorsi.
Beira, isolata da tutto, difficili i soccorsi
Beira, in Mozambico, città quasi completamente isolata. "Abbiamo fame, aspettiamo in coda", si lamenta un ragazzo. "Il governo locale ci ha messi su una lista, ma per ora non abbiamo ancora avuto niente. Stiamo soffrendo, davvero".
Soccorsi e rifornimenti possono arrivare a Beira solo con elicotteri e piccoli aerei. I fiumi Buzi e Piongue sono infatti esondati, distruggendo tutto. Chi ha sorvolato la zona ha parlato di decine di cadaveri che galleggiavano sui due corsi d'acqua.
"E frenetico là fuori. L'acqua è ovunque", dichiara un soccorritore. "Per raggiungere le comunità dobbiamo attraversare 30, 40 chilometri di acqua. Per raggiungere queste comunità vulnerabili, non possiamo prendere delle barche, o delle zattere, perché resteremmo bloccati. Bisogna arrivarci con dei velivoli".
L'intensità delle piogge è calata, ma i fiumi continuano ad esondare
Le piogge in tutto il Paese hanno diminuito finalmente di intensità, ma il livello dei fiumi continua a salire. Manca l'acqua potabile e ciò che si teme è la diffusione di malattie, in particolare di colera, soprattutto considerando che diversi ospedali sono ormai inagibili.