Parigi il giorno dopo i Gilet gialli: Champs-Élysées devastati

All'indomani della violenta protesta dei Gilet gialli a Parigi, gli Champs-Élysées sono devastati: edicole incendiate, boutique e negozi saccheggiati, tra cui la lussuosa gioielleria Bulgari e il ristorante Fouquet scelto da Sarkozy per festeggiare la sua elezione nel 2007. È stato un 18esimo atto di protesta, quello di sabato 16 marzo, all'insegna della furia e della violenza. I commercianti del più celebre viale di Francia hanno chiesto di esser ricevuti dal primo ministro Édouard Philippe.
"È scandaloso, è vergognoso. Penso che ci sia un movimento sociale di base, ma vedo solo violenza e questo, per me, non è un movimento sociale", ha commentato un passante. "Si parla spesso della 'Ville Lumière', della città della moda, ma si vedono solo distruzione, rifiuti, proteste, chioschi bruciati. È un'immagine davvero terribile", gli ha fatto eco un altro residente.
Durante la manifestazione che, secondo quando riferito dal ministro dell'Interno Christophe Castaner, ha radunato tra le 7 e le 8 mila persone, i primi scontri si sono verificati già al mattino tra black block e agenti, che hanno risposto con gli idranti. Poi la furia, gli incendi e i saccheggi. Centinaia i fermi.
Macron: "Prenderemo decisioni forti"
L'inquilino dell'Eliseo ha affermato che intende prendere "decisioni forti affinché non accada più". "Molto è stato fatto da novembre", ha twittato, ma quanto avvenuto "dimostra chiaramente che non ci siamo".