L'ex numero tre del Vaticano rischiava fino a 50 anni di carcere. Farà ricorso
Mai un membro delle gerarchie ecclesiastiche di così alto grado, l'ex numero tre del Vaticano, era stato condannato per pedofilia. Il cardinale George Pell, 77 anni, già prefetto per l'economia della santa sede, è stato condannato a 6 anni di carcere nello Stato di Victoria, in Australia, colpevole di abusi su due ragazzi del coro parrocchiale nel '96, epoca in cui il prelato era arcivescovo di Melbourne.
Il prelato, già sospeso dalla carica e già riconosciuto colpevole, oggi ha avuto comunicazione della pena. L'udienza è stata trasmessa in diretta televisiva in Australia. L'uomo rischiava fino a 50 anni di carcere e la decisione del giudice è stata accolta con delusione dalle vittime.
La delusione delle vittime
Uno dei due coristi abusati ha detto di non essere confortato dalla pena.
Il padre della seconda vittima ha comunicato di essere deluso dalla brevità della pena che considera "inadeguata" rispetto al delitto.
Il giudice Peter Kidd, presidente della giuria, ha precisato di aver voluto evitare che Pell diventasse "un capro espiatorio per eventuali mancanze o mancanze percepite della Chiesa cattolica"
Pell dopo aver scontato 3 anni e 8 mesi potrà uscire su cauzione. L'ex porporato si è sempre dichiarato innocente e ha fatto appello, il processo inizierà ai primi di giugno.
La sentenza è un colpo per il pontificato di papa Bergoglio che aveva scelto Pell per riformare la Curia mettendolo a capo della Segreteria per l’economia, chiamandolo dall'Australia a Roma.