La misura decisa in caso di "No deal" all'indomani del secondo voto negativo del Parlamento sull'accordo per la Brexit. Il governo May ha assicurato inoltre che, in caso di Brexit senza accordo, non applicherà alcun controllo al confine tra Irlanda e Irlanda del Nord.
Un taglio temporaneo alle tariffe su merci di importazione e confini aperti tra Irlanda e Irlanda del nord, in caso di una Brexit senza accordo. Londra prova a rassicurare mercati, operatori e cittadini sul da farsi all'indomani dello psicodramma scatenato dal secondo no del parlamento inglese all'accordo sulla Brexit. Le uniche merci su cui continueranno a valere i dazi, per proteggere mercati nazionali stategici, sono auto, carni e latticini.
"Se Londra liberalizzerà le tariffe - spiega a Euronews l'economista James Smith - sarà come se mantenesse i suoi confini aperti anche in caso di un mancato accordo. Il che dà all'Unione Europea un incentivo maggiore ad aumentare i controlli dal loro lato del confine per timore del contrabbando e di quello che potrà entrare dal Regno Unito. Ma se l'Europa metterà in atto maggiori controlli, non farà altro che aumentare le tensioni alla frontiera, perche devi calcolare due minuti in piu' per ogni mezzo che passa su 17 miglia di frontiera".
Per gli industriali inglesi la decisione sui dazi rappresenta "il più grande cambiamento di politica commerciale dall'800" e accusano il governo May d'aver definito il piano "senza consultare" le imprese che oggi tifano per un rinvio della Brexit e chiedono a gran voce di evitare il "no deal".