Mentre prosegue l'assalto delle forze curde, sostenute dagli Usa, spunta un video nel quale un presunto jihadista punta il dito contro il "mondo miscredente"
Bombardamenti e scontri. E' questa la situazione a Baghouz, ultimo bastione dell'autoproclamato Stato Islamico in Siria, dove da due giorni le Forze Democratiche Siriane, sostenute dagli Stati Uniti, hanno lanciato l'assalto finale. Un'offensiva che procede lentamente, come hanno specificato fonti militari curde.
L'Isis pubblica un nuovo video ufficiale, il primo da gennaio
Intanto, spunta un nuovo video-propaganda firmato Isis, nel quale si vedono scene di vita in ciò che resta dell'enclave. Non c'è nessuna data e quindi non è chiaro se sia stato girato settimane fa o nei giorni scorsi.
"Qual è la nostra colpa? Quali sono i nostri crimini", dice a favore di camera un presunto jihadista. "Perché veniamo bombardati? Perché tutte le nazioni del mondo miscredente vengono qui a combatterci? Qual è la nostra colpa? Perché siamo sotto assedio, veniamo bombardati giorno e notte, mentre il mondo tace? Qual è la nostra colpa, quali sono i nostri crimini? Vogliamo applicare la legge di Dio. Domani, se Dio vuole, saremo in paradiso e loro bruceranno all'inferno".
Secondo fonti sul terreno, un numero imprecisato di miliziani sarebbe riuscito a fuggire verso la sponda orientale dell'Eufrate, mentre altri si sarebbero rifugiati sulle colline circostanti.