Brexit, May tira dritto: "uscire con un accordo è ancora possibile"

Al divorzio manca appena un mese; e nonostante le minacce di ben tre ministri del suo governo, che chiedono un posticipo della data di uscita e minacciano dimissioni in caso di no deal, Theresa May si dice convinta che un accordo possa ancora essere trovato. In caso contrario, la premier ha annunciato che un nuovo voto in parlamento dovrebbe tenersi entro la fine di marzo.
"La mia squadra - ha detto - tornerà a Bruxelles martedì. Abbiamo discusso su come affrontare le questioni sollevate dal Parlamento, per garantire che la clausola di backstop non sia a tempo indefinito. E mentre continuiamo con questi colloqui, questa settimana non voteremo di nuovo in parlamento, ma questo avverrà entro la fine di marzo. Ma è ancora possibile per noi lasciare l'Unione con un accordo il 29 marzo e questo è ciò su cui lavorerò".
Sul punto non è affatto d'accordo il capo dell'opposiozione Jeremy Corbyn: secondo il leader laburista, la decisione di posticipare il voto non sarebbe altro che un gioco sporco per costringere l'assemblea a scegliere tra la bozza d'accordo già respinta a gennaio e un'uscita disordinata senza alcun accordo. Un'eventualità che, peraltro, non sembra dispiacere ai brexiters piu oltranzisti, che più volte hanno manifestato a Westminster sostenendo di preferire un no deal alla permanenza nell'unione.