Per Mosca le accuse Nato sui cyber-attacchi sono pura fantasia

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Il ministero degli esteri nega che l'intelligence russa sia regista di attacchi ai danni della Wada e altre istituzioni, ma intanto i nomi delle presunte spie escono sui giornali...

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Addebiti frutto di un'immaginazione che non conosce confini. 

Così Mosca per bocca di una portavoce del ministero degli esteri, replica all'accusa di aver ordito una serie di cyber-attacchi in diversi Paesi del mondo. 

Accusa mossa da diversi Paesi Nato, in primis Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Paesi Bassi.  Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri, dice: _"Tutto è stato mescolato in una bottiglietta come in un profumo Nina Ricci, senza alcun discernimento: i servizi militari, le cyber-spie, gli hacker del Cremlino e la WADA, è una specie di cocktail diabolico. La ricca immaginazione dei nostri colleghi in Gran Bretagna non ha davvero confini, chi sta inventando tutto questo? Mi piacerebbe guardare in faccia queste persone." _

Ma intanto i nomi delle spie sono usciti sui giornali e a Mosca il nervosismo è tanto. 

Galina Polonskaya, giornalista euronews: "Mentre le autorità russe stanno negando in tutti i modi le accuse legate ai cyber-attacchi, i media russi cercano tracce degli uomini implicati, i cui nomi sono diventati pubblici, e apparentemente hanno già trovato prove che i soggetti in questione hanno legami con l'intelligence russa".

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