NATO: fronte comune contro i cyber-attacchi russi

Spiavano l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche proprio mentre esaminava la sostanza che aveva avvelenato l'ex spia russa Sergei Skripal in Gran Bretagna e i veleni usati a Douma in Siria. Quattro agenti dei servizi miliari russi sono stati prima arrestati e poi rispediti nella madrepatria. Ad accusare Mosca è il capo dell'intelligence militare dei Paesi Bassi. Tutto è successo ad aprile. Il tentativo di cyber attacco è andato a vuoto ma il tema è enorme e tante le accuse a Mosca di cyber attacchi da parte dei ministri della difesa della Nato riuniti a Bruxelles
Jens Stoltenberg, il segretario generale della NATO, ha detto: "La Russia deve fermarsi con questo comportamenti spericolati, compreso l'uso della forza contro i suoi vicini, i tentativi d'interferire nei processi elettorali e le diffuse campagne di disinformazione."
Anche gli Stati Uniti hanno fatto sapere di aver incriminato 7 spie militari russe per diversi cyber attacchi in particolare contro le agenzie antidoping e chi ha condannato il doping di Stato russo. tra le vittimi anche l'agnezia mondiale antidoping di Ottawa.
James Mattis, Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America, ha detto: "I russi sono stati colti sul fatto con le loro attrezzature e ora ne devono pagare, saranno tenuti a rendere conto. La risposta delle nazioni coinvolte sarà una decisione politica, e noi saremo solidali con esse".
Dura anche Londra, che sempre ha puntato il dito contro Mosca per l'avvelenamento dell'ex spia Skripal: queste sono le azioni di uno stato parhia, non di una grande potenza, ha detto il ministro della difesa britannico Gavin Williamson. E il fronte della NATO sembra di nuovo unito contro l'ex nemico comune ai tempi della guerra fredda.