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Alto Adige, tensioni Vienna Roma, Kurz: "agiremo d'accordo con Italia"

Alto Adige, tensioni Vienna Roma, Kurz: "agiremo d'accordo con Italia"
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Di Antonio Michele Stortosimona zecchi
Pubblicato il
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Nel frattempo, però, la questione ha indotto la Farnesina a cancellare un bilaterale in programma

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Il premier Giuseppe Conte ha ribadito con fermezza al cancelliere austriaco Sebastian Kurz che l'Italia rimane contraria a concedere il doppio passaporto ai cittadini di lingua tedesca e ladina della regione autonoma dell'Alto Adige.

"Durante l'incontro con il Cancelliere austriaco Kurz ho avuto l'opportunità di esprimere la chiara posizione del governo sulla questione dei passaporti e della doppia nazionalità", ha dichiarato Conte dopo i colloqui con Kurz presso l'ufficio del primo ministro a Roma.

Sulla strada per il suo incontro con Conte, Kurz ha detto che l'Italia non aveva ragioni di inquietudine riguardo al piano, che avrebbe il sostegno di molte persone "in Alto Adige". Ma ha sottolineato: "Abbiamo sempre chiarito che agiremo in accordo con Roma".

Nel frattempo, però, gli attriti riguardo alla proposta hanno indotto la Farnesina a cancellare l'usuale bilaterale con l'Austria, che avrebbe dovuto tenersi a Vienna tra i due ministri degli Esteri.

"L'Alto Adige è diventato italiano nel 1919, a Versailles - ha spiegato a Euronews Sergio Romano, storico ed editorialista del Corsera  - perché il presidente degli Stati Uniti, Woodrow Wilson, che in quel momento era un personaggio molto potente, aveva  in qualche modo preso in considerazione la richiesta italiana. Il problema è ridiventato attuale alla fine della seconda guerra mondiale, quando per un certo momento sembrò che l'Austria chiedesse il ritorno della regione. Il problema venne invece risolto dal presidente del consiglio De Gasperi e dal cancelliere Gruber, il quale ultimo, in un incontro a Parigi, accettò che la regione rimanesse italiana a patto che le venisse garantita una maggiore autonomia. E su questo, dopo qualche anno, l'accordo fu raggiuntoi. Ora però, in una fase in cui il nazionalismo torna, per così dire, di moda, ecco che il problema viene di nuovo alla luce".

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